LA "SOFFERENZA" DI TORREVECCHIA

dopo diversi mesi di conflitti e contestazioni, dopo un pronunciamento del Tar del Lazio, dal 5 luglio, la segnaletica della zona Torrevecchia č ritornata alla situazione precedente. Nel dettaglio, il doppio senso di marcia tornerā nella zona compresa tra piazza Santa Maria della Pietā, via Sebastiano Vinci, via Cesare Lombroso, via di Torrevecchia, largo Millesimo, via Diano Marina, via Simone Mosca, via Pietro Maffi, via Tommaso De Vio, piazza Alfonso Capecelatro, via Pietro Gasparri, largo Arturo Donaggio, via Vincenzo Viara-De Ricci, via dei Bruno, via Augusto Tebaldi, via Serafino Biffi, via Giovanni Stefano Bonacossa, via Anton Maria Valsalva e via Cesare Castiglioni.
 

Non entro nel merito della polemica tra il presidente uscente (e perdente) del Municipio XIX e i cittadini che hanno fatto manifestazioni e ricorsi. Ma credo che occorra riflettere sul fatto che, forse, nessuna segnaletica nuova potrebbe reggere senza una visione globale del quadrante nordovest della cittā. La nascita del megacentro commerciale Torresina a via Barbato, la nascita del megacentro commerciale E.Leclerc di via Arola e del megacentro Gulliver, con le sue 10 sale cinema, in via Cesira Fiori, senza contare il programma di realizzazione di Cittadella dello Sport in zona Torrevecchia rappresentano trasformazioni urbanistiche di grande impatto che avrebbero dovuto comportare una riprogettazione preventiva, e non postuma, della rete viaria e delle infrastrutture.

Invece si č preferito dare il via alle aperture rapide dei santuari commerciali scompensando gli equilibri del traffico e della sicurezza stradale in diversi punti del quadrante.

Ci rimane da sperare che sugli errori del passato si possa recuperare razionalitā e buon senso per il futuro.

Domenico Ciardulli
 

QUESTO INTERVENTO E' STATO PUBBLICATO SU: CORRIERE DELLA SERA 11 LUGLIO 2008

 

 

 

 

 

 

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