In merito agli sviluppi della nuova
Gara d'appalto per le pulizie al San Filippo Neri, il Coordinamento Comitati
Roma Nord, tramite il suo Segretario Domenico Ciardulli,
dichiara quanto segue:
"1998-2001 Lavorare anche
duecentocinquanta ore in un mese, pur avendo un contratto part-time di
settantotto ore mensili. Viene varcato ogni limite di sicurezza e di legge sui
riposi settimanali e sul recupero psicofisico dei lavoratori. Le ferie di due
settimane vengono pagate invece a tre ore al giorno. E' normale tutto
ciò?
Dopo tre anni circa di questo andazzo, le cose si sono complicate enormemente.
Nel 2002 l’Azienda San Filippo Neri ha iniziato a richiedere
prestazioni ausiliarie a supporto della normale attività dei reparti (carrello
vitto, trasporto pazienti in sala operatoria ecc.)…..e il personale aumenta di
numero.
La ditta appaltatrice dice ai lavoratori che, rifiutando a priori la mansione,
ci sarebbero stati dei licenziamenti perché l’organico del momento
presupponeva che il servizio ausiliario venisse svolto così come l’ospedale
San Filippo Neri chiede.
La maggior parte dei Lavoratori, che si erano stancati di
fare le semplici pulizie, accetta e spera così in una futura assunzione
nell'azienda ospedaliera con nuove mansioni.
C'è però da precisare che il Contratto nazionale delle imprese di
pulimento non permette tali mansioni.
Inoltre subentrano problemi di igiene e sicurezza, ad
esempio quando un operatore pulisce un bagno del reparto può poi portare il
vitto ai pazienti senza lavarsi e cambiarsi ?
Si può entrare ed uscire dalla sala operatoria e dalla
terapia intensiva senza un'adeguata sterilizzazione ? Quali lesioni al diritto
sono stati arrecati in questi anni ai cittadini malati ?
Ma all’ospedale è servito urgentemente “tappare” i buchi nell’organico mentre
su orari di lavoro, legge 626 e regole igieniche bastava tenere buoni i
lavoratori con promesse e incentivi.
Inutile specificare che la paga degli operatori delle
pulizie, pur con le mansioni aggiuntive ausiliarie è più bassa dei dipendenti
ospedalieri con analoghe mansioni: solo 830 – 850 Euro al mese per trentasei
ore settimanali. Ci sono alcuni lavoratori che per arrotondare hanno fatto e
forse fanno ancora turni di 12/14 ore al giorno.
Oggi sono circa in duecento ad essere impiegati all’interno di questo
appalto, e si presenta un altro problema.
Una gara di appalto indetta dopo varie vicissitudini ad
aprile 2006 col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, regole
europee.
Bellissima, ci sono anche i sessanta posti da portantino.
Peccato che le normative in materia di appalto non offrano le giuste tutele
per i lavoratori impiegati.
Se vince UN GRUPPO di aziende, non c'è nessuna garanzia di
conservare l’orario di lavoro, forse è a rischio anche la mansione.
Già, perché molte aziende del comparto delle pulizie
riducono il costo del lavoro abbassando le ore lavorative.
Se vuoi il lavoro devi accettare la riduzione di orario, e
di fatto viene ostacolata la realizzazione professionale prevista dalla nostra
Costituzione.
Tutto si è visto succedere in questo settore. Il tempo
stringe, e tutte le istituzioni coinvolte hanno i loro tempi (lunghissimi…).
I cittadini chiedono un servizio ospedaliero più dignitoso
che rispetti le norme di sicurezza dei reparti e delle sale operatorie, la
privacy dei degenti, l'igiene degli alimenti mentre
i lavoratori esternalizzati chiedono la garanzia del posto e dell’orario di
lavoro. Vogliono poter svolgere i loro compiti serenamente ed essere messi in
condizione di farlo nel migliore dei modi. La qualità del servizio offerto
agli utenti dell'ospedale e la qualità del lavoro sono solidamente
intrecciati.
Per ovviare a questi anni bui fatti di irregolarità, mancato rispetto
delle norme sulla sicurezza, dei diritti dei lavoratori, mancanza di garanzie
igieniche per i pazienti, assunzioni a chiamata a volte clientelari, occorre
che al Tavolo sindacale sulla nuova gestione del servizio siano presenti, non
solo la Direzione generale del San Filippo e tutte le sigle sindacali, ma
anche le associazioni del territorio di tutela dei diritti dei cittadini."