Se si escludono i capigruppo di
Rifondazione, Spera, e dei Comunisti Italiani, Nobile, gli altri si sono
lasciati “incartare” dall’ Assessore Calamante e dal suo fido scudiero
Fausto Carano ( a proposito di incompatibilità e di conflitto di
interesse, anche in termini di appartenenza politica !) che ha detto di
voler presentare al “tavolo partecipato” nuove proposte.
Che, a richiesta di illustrarle, sono alla fine risultate sempre le
stesse, stantie e sostanzialmente impraticabili, presentate già in
ottobre.
Ma soprattutto lo stesso Calamante è arrivato a sostenere che il decreto
del Ministero dei Trasporti non è “vincolante”.
Evidentemente, in questa vicenda, di “vincolante” ci sono solo i precisi
interessi economico/clientelari che hanno suggerito la interminabile e
fallimentare “sperimentazione”.