VENERDI' 23 FEBBRAIO 2007

A VITINIA IL MUNICIPIO XII HA DELIBERATO LA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO

Da: paola. badessi@tin. it
Data: 16-feb-2007 8.02
A: <rete12@virgilio. it>
Ogg: Parco informazione sull&#39;accordo di programma.doc

Associazione "Viviamo VItinia"
o Ai
componenti della Commissione

Urbanistica del Municipio XII

Breve pro-memoria degli accadimenti
che hanno caratterizzato la storia dell'associazione Viviamo Vitinia in
funzione del Parco che sognava di realizzare.

L' 8 aprile 1999
si è costituita l'associazione "VIVIAMO VITINIA" con il precipuo scopo
di migliorare la qualità della vita nel quartiere ponendo particolare
attenzione alla tutela dell'ambiente.

Obiettivo primario, in questo
contesto, era - e rimane - quello di ricavare un parco pubblico
dall'area militare di circa cinquantacinque ettari, adiacente al
quartiere, denominata "ex 3° Dep. Cel. VITINIA", una volta dismessa.

Stante il grande interesse naturalistico ed archeologico della zona,
gli abitanti di Vitinia sono da sempre interessati a questa splendida
area che, seppure inaccessibile, considerano parte del quartiere
stesso.

Vitinia, infatti, è un quartiere completamente sprovvisto di
verde pubblico e di qualsiasi altra struttura idonea all'esercizio di
attività sportive o ludiche o di luoghi pubblici di aggregazione per
giovani o bambini.

Ottenere un parco significa preservare per tutti un
polmone verde che faccia da argine all'espansione edilizia dei
quartieri limitrofi!

Il 3 gennaio 2001 l'Associazione ha ottenuto la
sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Sindaco Rutelli e Ministro
della Difesa pro-tempore in base al quale gran parte dell'area sarebbe
stata destinata a parco pubblico.

L'Assessore Cecchini ha dichiarato
in conferenza stampa che il 90% dell'area sarebbe stata destinata a
parco pubblico.

L'On.le Veltroni, nel corso della campagna elettorale
che ha preceduto le elezioni del 2001 si è impegnato a destinare il 90%
dell'area a parco pubblico.

Ciò nonostante, nella prima stesura del
nuovo Piano Regolatore Generale (P.R.G.) l'area, di destinazione
AGRICOLA nel precedente piano, è stata trasformata in M1 (destinata a
servizi) e solo grazie al tempestivo intervento dell'associazione è
tornata verde ma con una variante che destinava il 70% a parco ed il
resto (ATO R 62) ad abitazioni per i militari in quanto l'attuale
Assessore alle Politiche del Territorio non riteneva assolutamente
possibile una diversa applicazione del Protocollo d'Intesa che
consentisse la collocazione degli alloggi per i militari fuori del
parco .

Al primo "Tavolo Verde" di consultazione istituito dall'Ass.
Morassut, prima di portare il piano in giunta, l'associazione "Viviamo
Vitinia", sostenuta da tutte le associazioni ambientaliste (WWF, Italia
Nostra, Legambiente, VAS), ha ottenuto la destinazione a parco pubblico
del 90% dell'area.

Il Consiglio Comunale nella deliberazione di
adozione del nuovo P.R.G. n. 33 del 19/20 marzo 2003 ha accolto gli
emendamenti prodotti dalle Consigliere Ivana della Portella e Adriana
Spera per destinare il 90% dell'area a parco.

Il Capo Gabinetto del
Ministero della Difesa, in data 24 luglio 2003, ha espressamente
risposto alle richieste dell'Associazione informando che "lo studio
congiunto che prevede di destinare il 90% dell'area in questione a
parco pubblico comunale, rappresenta un giusto punto di equilibrio tra
le esigenze della Difesa e quelle della Municipalità" .

Il Municipio
XII, nella seduta del 15 ottobre 2002, n. 58/02, ha votato la
risoluzione che prevedeva la riduzione al 10% dell'ATO R 62 con 23 voti
favorevoli su 24 ed un astenuto.

Tutto ciò è stato completamente
disatteso nel nuovo P.R.G. che non ha mai recepito neppure gli
emendamenti accolti in Consiglio comunale ed ha progettato 150.000
metri cubi per le abitazioni dei militari occupando più del 30% della
superficie, prevedendo altrettanti metri cubi per lo sviluppo
commerciale, sempre in ossequio al protocollo d'intesa, secondo l'unica
interpretazione considerata possibile dall'Assessorato. Interpretazione
dimostratasi in palese contrasto con le dichiarazioni rese dal
Ministero della Difesa, così come sopra riportate.

Abbiamo osservato
in proposito che, per definizione delle norme tecniche, gli ambiti di
trasformazione ordinaria riguardano aree libere già edificabili secondo
il PRG del '62, mentre l'area in questione è agricola.

Non sono mai
state accolte le nostre richieste di inserire l'area nella Riserva
Naturale Statale del Litorale Romano.

La Circoscrizione XII e,
successivamente, il Municipio XII, seppure di opposta maggioranza,
hanno votato all'unanimità l'inserimento dell'area nella Riserva
Naturale Statale del Litorale Romano.

L'area in questione ha rischiato
per ben tre volte di essere "cartolarizzata" (venduta ai privati) e la
sua liberazione è costata un duro impegno all'associazione.

A maggior
ragione, dunque, è stata vigorosamente reiterata la richiesta di
proteggere l'area con una legge statale, per scongiurare ogni tentativo
di speculazione, anche quando, due anni or sono, si è ridiscussa in
Comune (in commissione congiunta Ambiente e Territorio) la
Perimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

Qualche mese fa sono iniziati i lavori per bonificare l'area da
eventuali residuati bellici ed hanno ricominciato a circolare le solite
voci circa edificazioni private sull'area. Voci che circolano da anni
ma che l'Associazione ha sempre smentito, spiegando, in buona fede, il
significato del protocollo d'intesa e l'impegno dell'Amministrazion e
comunale a dialogare con l'associazione.

Inutile, invece, ogni
tentativo di avere notizie!

Ultimo tentativo di dialogo, la lettere
scritta dall'associazione agli esponenti del Comune e del Municipio
interessati, datata 30 luglio 2006, rimasta, naturalmente, "lettera
morta", come tante
altre.

Il 3 agosto 2006 è stato sottoscritto l'accordo di programma in forza
del quale l'Amministrazione della Difesa intende procedere
all'alienazione, mediante permuta, dell'immobile in questione in cambio
di alloggi da realizzare nell'ambito del comprensorio militare della
Cecchignola. Nonostante ciò, l'accordo prevede anche una capacità
edificatoria di 150.000 metri cubi di edilizia residenziale su una
superficie complessiva di circa 14,8 ettari, qindi, la valorizzazione
di tale area, già agricola, per consentire una mera operazione di
cassa che consenta il finanziamento necessario alla realizzazione
dell'accordo.

Stentiamo a credere che gli eventi si siano evoluti e si
stravolti così repentinamente, senza che ne siamo stati messi al
corrente.

In tutti questi anni abbiamo chiesto di costruire altrove,
possibilmente alla Cecchignola, le case per i militari, d'accordo con
il Ministero della Difesa stesso, onorando così il protocollo d'intesa
e salvaguardando nello stesso tempo un'area di pregio paesaggistico ed
archeologico e, soprattutto, un polmone per Vitinia e per i quartieri
limitrofi in piena espansione edilizia. Questa proposta è sempre stata
rifiutata dall'Assessorato alle Politiche del Territorio, non solo, ma
ci è stato rifiutato qualsiasi confronto che ci desse la possibilità di
esprimere un parere in merito, diverso dall'approvazione
incondizionata.

............ ..

AGGIORNAMENTO

Da dicembre ad
oggi si sono svolti diversi incontri con la Commissione Urbanistica che
ha ascoltato la voce dei cittadini ed ha effettuato anche due
sopralluoghi sull'area militare con la nostra associazione.

L'apprezzamento sulla bellezza dell'area è stato unanime.

Aggiungo
alcune considerazioni in ordine a quanto emerso nel corso degli
incontri, nonché dalla disamina dell'atto in questione, sottolineando
una palese incongruenza sullo sviluppo delle cubature previsto
sull'area in corso di valorizzazione, rispetto alle modifiche apportate
sul nostro quartiere dal N.P.R.

Infatti, con il N.P.R., Vitinia ha
subito l'abbattimento di circa un terzo di capacità edificatoria.
Considerato che Vitinia è tutta edificata .a che serviva?

Nel
Compendio Militare, invece, la capacità edificatoria sarà quasi il
doppio della precedente capacità di Vitinia e quasi tre volte quella
attuale.

Non potendo, naturalmente, eccepire alcuna illegalità,
consentite almeno di esprimere un certo disappunto sotto il profilo
etico!

Oggi la Commissione esprimerà il proprio parere sull'Accordo
di Programma, noi ci saremo!

Grazie a tutte le associazioni che ci
sostengono, la loro presenza è stata e sarà graditissima.

Paola