I BANCHI VENDITA DI VIA GAVERINA

Il Messaggero del 13 maggio 2008, in cronaca di Roma, ha dato ampio spazio alle proteste delle famiglie residenti contro i venditori ambulanti che stazionano in via Gaverina nel quartiere Selva nera (municipio XIX). Questi ultimi si sono posizionati lì dopo essere stati allontanati da via Torrevecchia per le modifiche della viabilità.
Si tratterebbe di venditori che, in teoria, dovrebbero fermarsi solo per il tempo necessario per la vendita e in determinati giorni dell'anno.
Numerose famiglie residenti a via Gaverina, secondo il quotidiano, sarebbero arrabbiate e chiedono a gran voce che il municipio XIX li liberi di questi venditori non in regola con le autorizzazioni.
Inoltre i residenti di Selva Nera si lamentano del fatto che il comando della polizia municipale non intervenga con lo sgombero e con le multe. Giustamente, il comandante ha fatto notare che il problema dei venditori non in regola è diffuso su tutto il territorio e che il personale di polizia in dotazione è insufficiente per i controlli.
La risposta del Presidente del Municipio XIX, Alfredo Milioni, al cronista è stata, al momento, ineccepibile: "il prossimo lunedì si riunisce il nuovo consiglio, poi saranno convocati sia gli ambulanti di via Gaverina, sia i residenti, per trovare soluzioni alternative condivise".
Le famiglie di via Gaverina che una volta lottavano, a giusta ragione, contro le antenne di telefonìa, oggi hanno individuato altri specifici nemici che, a loro dire, degradano il panoramico affaccio dai loro balconi: ma non si tratta di zingari, non si tratta di barboni o prostitute ma di persone che, invece di andare a fare furti negli appartamenti, cercano di guadagnarsi da vivere con i loro banchi vendita di merci che non risulta nè rubata, nè contraffatta.
In questa specifica ostilità contro gli ambulanti, (tempo fa nella vicina Casalotti era nata l'ostilità contro i rifugiati), c'è da chiedersi se vi siano cittadini "per bene" che abbiano inteso la "tolleranza zero" come annichilimento di qualsiasi forma di vita non conforme al ceto sociale impiegatizio e fondiario.

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commenti su torresina.net

Re: I banchi vendita di Selva Nera (Voto: 1)
di immanuel il Wednesday, 14 May @ 09:53:08 CEST
 
io non conosco la portata del fenomeno, non sono intollerante nè razzista..però se sotto casa, che magari ho comperato perchè era in una zona tranquilla, mi si mettono venditori "abusivi" nel senso che non hanno il permesso (cacciati da altre zone per giunta, per cui il problema tolto a qualcuno altro viene a me...) bhè..forse mi roderebbe e non poco... immaginatevi via montanelli piena di furgoni in doppia fila, che impediscono di far passare perfino i pedoni...impediscono ai residenti di parcheggire..che attirano gente di tutte le specie...con schiamazzi sotto i nostri balconi, carte, cartacce, cartoni e quant'altro lasciati a fine giornata a terra.... sinceramente mi darebbe fastidio e non poco. ripeto, non conoco il fenomeno in particolare di selva nera... però a priori, se uno il problema non ce l'ha non può giudicare quelli che ce l'hanno... tutto qui..





 

Re: I banchi vendita di Selva Nera (Voto: 1)
di Mimmos il Wednesday, 14 May @ 10:45:18 CEST
 
Immanuel, capisco cosa vuoi dire ed in parte hai ragione. Quello che preoccupa però è l'assoluta priorità data al nostro benessere personale. A volte si lotta per far spostare i cassonetti verso la casa del vicino. Oppure si accetta di far montare l'antenna sul proprio condominio per prendere i soldi che altrimenti prenderebbero i condomini di fronte. Quindi un'assoluta insensibilità verso gli altri, verso ciò che accade fuori, chiusi come siamo nei nostri recinti a goderci la visione di sky e del grande fratello.
Si tratta, è vero, di problemi sui quali ragionarci sopra. Ma ogni piccola sommossa contro poveri cristi non può non far venire in mente le cose più gravi e attuali contro chi è diverso da noi: i forconi e la giustizia fai da te di Napoli dove ronde di cittadini armati di spranghe hanno bruciato un intero campo rom.
Ovviamente in questo contesto di "tolleranza zero" passano in secondo piano i demoni interni alle nostre case per bene, quelli di Niscemi, in sicilia, che hanno bruciato e buttato nel pozzo una ragazzina di 14 anni, quelli di Verona che hanno massacrato un ragazzo per il suo codino non omologato, e quelli di Perugia, Garlasco ecc ecc.
Preferiamo a volte rimuovere l'immondizia dalla nostra vista sapendo che la vera immondizia, molto più pericolosa, è dentro le nostre case di occidentali benestanti e benpensanti.
Queste riflessioni, bada bene Immanuel, non sono rivolte a te ma sono solo parole in libertà su una situazione generale non molto confortante.
 



 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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