DOCENTE ASSUNTO E SUBITO “LICENZIATO”
Un docente che nei giorni scorsi è stato contattato dall’Usr di Latina, dopo essersi posizionato al primo posto, su centinaia di partecipanti, a seguito del concorso docenti 2016 in una classe di concorso regionale della scuola secondaria superiore.
Il prof precario ha sottoscritto il contratto. Salvo poi essere contattato di nuovo, qualche giorno dopo, per sentirsi dire che c’era stato un errore. E che il posto non c’era.
È incredibile che il dato non sia stato subito rilevato dall’Usr: del resto, scorrendo i prospetti delle disponibilità provinciali delle circa 29mila immissioni in ruolo, sarebbe subito emerso che in tutto il Lazio non era rimasta nemmeno una cattedra libera di quell’insegnamento. Perché sono state utilizzate, le poche libere, per sopperire all’ondata eccezionale di trasferimenti di questa estate. Come è accaduto per molte altre classi di concorso.
A rendere più amara la vicenda è il fatto che il docente, subito dopo aver sottoscritto il contratto a tempo indeterminato, aveva anche presentato le dimissioni dal proprio posto di lavoro. Che, essendo di tipo privato, lo ha comunque riassorbito.
Ora, della vicenda si occuperà però il tribunale.
ALUNNO BOCCIATO DALLA SCUOLA MA PROMOSSO DAL TAR
L’istituto scolastico non ammette un alunno alla classe successiva, i suoi genitori fanno ricorso al Tar che annulla la bocciatura e di fatto lo promuove. Accade a un minorenne che frequenta una scuola dell’entroterra di Genova. I genitori dell’alunno hanno impugnato i verbali del consiglio di classe che contengono il provvedimento di non ammissione alla seconda classe, facendo causa al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico ligure. “La famiglia del minore non è stata adeguatamente informata sull’andamento scolastico del minore in relazione al disturbo specifico di apprendimento di cui era affetto – spiega il Tar – Una relazione di un esperto comunicata all’istituto attesta un peggioramento della condizione psicologica del minore che non risulta essere stata considerata dalla scuola. Va rilevata la natura non grave delle insufficienze e un sensibile miglioramento del rendimento nel secondo quadrimestre”. Il Tar ha condannato il Ministero al pagamento delle spese di giudizio, 2000 euro. (Ansa)
AUTONOMIA: PUBBLICATA LA CIRCOLARE MINISTERIALE. CRITICHE DELLA UIL
Il ministero pubblica la circolare sull’organico dell’autonomia (CLICCA QUI PER LEGGERLA), che però, secondo la Uil Scuola, presenta punti critici perchè non ci sono riferimenti su organi collegiali e reale autonomia degli istituti.
“La nota del ministero sull’organico dell’autonomia si pone come nuova frontiera pubblicitaria della Legge 107, con valore meramente politico e propagandistico, più che un possibile strumento di supporto alle istituzioni scolastiche, si legge sul comunicato del sindacato guidato da Pino Turi.
“Per la Uil Scuola il documento rappresenta, ad inizio di anno scolastico, un ulteriore tentativo per dire che tutto va bene. La situazione nelle scuole è diversa. Qui siamo al Bignami della 107. Pagine intere per dire che la normativa, relativa all’esonero e al semiesonero dei docenti vicari del capo d’istituto, è abolita”.
“Lo sforzo maggiore della nota, dichiara la Uil Scuola, sembra tutto orientato a dimostrare l’unitarietà dell’organico dell’autonomia e la centralità dell’autonomia scolastica nelle scelte da adottare.
Ma, questi due obiettivi, ancorché importati, sono contraddetti pesantemente dalla nota stessa:
a) manca un riferimento chiaro e forte ai compiti, alle funzioni e alla centralità degli organi collegiali;
b) manca il riferimento alla normativa sull’autonomia scolastica ( il DPR n. 275/99).
c) dire che è possibile nominare i supplenti solo per la sostituzione dei docenti impegnati su ore curricolari, equivale a sancire la separatezza e il peso diverso che si assegna all’organico dell’autonomia, sancendone la divisione in due organici. Il primo di seria A, il secondo di B.
A questo proposito sarebbe meglio riconoscere ai singoli dirigenti la decisione della sostituzione. Si danno responsabilità nuove e si negano le vecchie.
MAESTRA D’ASILO INTERDETTA
Interdetta dall’esercizio della professione per maltrattamenti a bambini di età compresa tra i 3 i 5 anni. Lo stabilisce il provvedimento disposto dal gip di Milano nei confronti di una maestra della scuola materna “Gianni Rodari” di San Donato Milanese, centro a Sud del capoluogo lombardo.
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