La lettera che segue è stata pubblicata sul quotidiano "Il Manifesto" domenica 17 febbraio 2008

Chi l'ha scritta ha scelto di firmarsi Paola, la schiava. Il suo racconto ci induce a riflettere su quali interessi tuteli realmente il Partito Democratico di Walter Veltroni che punta al sostegno elettorale proprio di quelle associazioni e cooperative che sfruttano operatrici e operatori come Paola attraverso le commesse pubbliche.  Si tratta, in pratica, dei "negrieri" del ventunesimo secolo, solidamente insediati per via politica nel mondo della finanza e dei servizi sociali.

Sono un'Aec

Sono un'Aec (assistente educativa culturale), lavoro con i ragazzi in difficoltà presso le scuole del territorio di Roma, per conto delle cooperative sociali.
Sono una lavoratrice senza diritti (non ho diritto a ferie, malattia retribuita), né posso usufruire dei benefici della legge 104 per i miei familiari. Ma con tanti doveri: dovere di andare tutti i giorni a scuola con un orario tale da coprire al massimo le esigenze dei ragazzi (ci sono giorni in cui lavoro 8 ore, tutte frontali, senza avere diritto neanche a dieci minuti di pausa, ai limiti della legalità, se non erro) con una retribuzione di 6,00 euro l'ora.
Ovviamente quando la scuola chiude per vacanze, elezioni o altro io non vengo retribuita. Faccio parte di quei cittadini che in America chiamano lavoratori poveri, cioè di coloro che fanno aumentare le statistiche degli «occupati» ma le cui reali condizioni sono di sotto occupazione. In preda alla disperazione ho scritto (per 4 volte) al sindaco in prima linea per i problemi dei fragili, pensando che se riesce a trovare il tempo per scrivere libri riesca anche a trovare cinque minuti per ascoltare una sua cittadina. Sono stata contattata telefonicamente da una sua collaboratrice due volte, con le seguenti risposte: «Si rivolga al sindacato», «si rivolga al Centro per l'impiego più vicino a casa sua».
Per concludere vorrei citare l'articolo 36 della Costituzione italiana: «Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro o, in ogni caso, sufficiente a assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite e non può rinunziarvi».
  Paola, la schiava        

APPROFONDIMENTI:

18 dicembre 2006  DOVE VANNO I FONDI DELLA PROVINCIA?

Giugno 2006 IL RAPPORTO TRA ENTI APPALTANTI E COOPERATIVE AFFIDATARIE DI SERVIZI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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