(La Repubblica) A Monterotondo ordigno davanti ad una bottega di specialitą alimentari
Disegnata una croce celtica con la vernice. I carabinieri: "Gesto di emulazione"

Bomba contro un negozio di romeni. Scritta sul muro: "Ve bucamo la testa"

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BOMBE XENOFOBE: CHI SONO I MANDANTI MORALI ?

Snocciolare cifre percentuali ed etnicizzare la criminalitą č stato da parte del Sindaco Veltroni, neo leader nazionale, un atto di estrema irresponsabilitą.  Che questo approccio al problema dell'immigrazione, l'enfatizzazione di un delitto attraverso una riunione d'urgenza del Consiglio dei Ministri, la conversione immediata in decreto di un disegno di legge e la rappresentazione di scenari televisivi di ruspe e deportazioni, simili a quelle palestinesi, fosse completamente sbagliato e rischiasse di generare odio e violenza lo avevano detto, ognuno a suo modo, Rossana Rossanda, Gabriele Polo, Franco Ippolito, Marco Revelli, Piero Sansonetti e un eccellente giurista come Stefano Rodotą. Marco Revelli, storico e sociologo aveva detto "ho paura" avvertendo, in un articolo dell'altro ieri, su quanto si stesse giocando con il fuoco (►leggi). Lo avevamo detto anche noi, umilmente, scrivendo sul peso e sui condizionamenti provocati dalle parole dette e pronunciate davanti alle tv  da personaggi che hanno responsabilitą istituzionali e di governo (►Sicurezza. il peso delle parole).

Oggi quello che in molti temevamo č successo . La spirale di odio si č innescata, grazie alla polarizzazione mediatica verso gli immigrati, indicati ingiustamente come fonte di pericolo imminente. La "fabbrica della paura" evocata da Rodotą ha gią dato i suoi primi prodotti pesanti: L'altro giorno un raid con bastoni e coltelli a Tor Bella Monaca, oggi una bomba a Monterotondo, davanti ad un negozio di alimentari gestito da cittadini rumeni.

Il passo successivo sarą la rottura delle relazioni diplomatiche tra Romanģa e Italia?   Non č uno scenario inverosimile.

Noi riteniamo che Veltroni sia un grande comunicatore quando si tratti di annunci culturali, festival cinematografici, discorsi politici generali e altisonanti, ma ci permettiamo di dire che non abbia alcuna preparazione tecnica sulla comunicazione mediatica quando si tratti della gestione di emergenze come quella che stiamo vivendo.  Abituato com'č ad apparire sempre e comunque per vendere le sue mercanzģe politiche, Veltroni ha dimenticato, probabilmente, che in taluni aspetti sociali delicati sia necessaria una buona dose di prudenza nell'apparire e nel parlare. Lo ha dimenticato, questa volta, come lo hanno dimenticato gli altri esponenti politici che hanno fatto poi a gara con lui per conquistare lo stesso spazio mediatico. E oggi ne paghiamo le conseguenze, duramente. E vogliamo esimerci dal pensare che le crisi internazionali alle quali il Presidente Napolitano ha invitato tutti a prepararsi, siano gią all'orizzonte.

Domenico Ciardulli

6 novembre 2007

PS: "Il Consiglio d'Europa e' un organismo di 47 Stati (tutta Europa compresa la Turchia ed esclusa la Bielorussia), la cui finalita' principale e' la difesa dei diritti dell'uomo in base alla Convenzione europea da tutti sottoscritta. Due anni fa l'allora commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Alvaro Gil Robles, dopo una visita in Italia rilevo' che giuridicamente le minoranze rom e sinti non sono tutelate nel nostro Paese in quanto non esiste uno status specifico per loro nella legislazione italiana, e la situazione non e' ad oggi cambiata.

Inoltre il Commissario noto' che anche fra le autorita' italiane e' diffuso il pregiudizio sui Rom, come quello che siano tutti nomadi e tutti stranieri, il che non e': oltre un terzo dei Rom che si trovano in Italia (in totale 120.000 persone) sono stanziali, cioe' non nomadi. Inoltre, secondo le stime, tra i 60.000 e i 90.000 Rom sono Italiani, cioe' nati in Italia da genitori Italiani. I Rom stranieri, inoltre, non provengono solo dalla Romania, ma anche da Bulgaria, Albania ed altri Paesi dei Balcani"

(Walter Giannini)http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/note/11nov1/0707immigrarom.htm

 

 

 

 

 

 

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