LA COOP SEI TU? NESSUNO PUO' DARTI DI PIU'?

Ieri pomeriggio alle 18 circa nel nostro municipio ho notato il pulmino di una cooperativa sociale che riportava ragazzi disabili a casa, probabilmente di ritorno da un centro diurno. La cosa che mi ha colpito è che l'operatore era uno solo e faceva sia da autista che da accompagnatore.  Ora, sappiamo che il presidente del Municipio 19 è intento ad ultimare le risposte alle note dieci domande e non possiamo farne ulteriori, altrimenti si potrebbe confondere le idee.

Ci limitiamo quindi solo a fare cenno ad alcuni dati di cronaca del nostro municipio 19: un pulmino con disabili carrozzati non potrebbe muoversi senza avere all'interno minimo due operatori, uno alla guida, e l'altro come accompagnatore. L'assenza di fatto di un operatore potrebbe voler dire che sulla carta esiste e viene pagato dal municipio o Asl mentre in pratica gli utenti non usufruiscono di un regolare servizio di accompagno.

Sentite quest'altra: la Asl RME ha affidato ad alcune cooperative sociali il servizio di assistenza presso i soggiorni marini di disabili medio gravi. La ricerca all'ultimo momento è molto difficoltosa perché si tratta di una paga di 81 euro lordi al giorno per spostarsi in una lontana località di mare dove rendersi disponibili 24 ore (Dalla Lombardia sono stati organizzati soggiorni verso la Calabria in cui si cercavano educatori disposti a partire per 600 euro di paga complessiva ndr). E non è tutto: la paga, lo si dice da subito, arriverà in media dopo sei mesi per colpa della ASL. Cosa comporta questo? che le cooperative sociali, non trovando le figure professionali richieste dalla convenzione, accettano anche operatori senza alcuna qualifica disposti a fare i "legionari". Chi ci guadagna? bastano due conti, se l'operatore prenderà 81 lordi per 24 ore su 24 in soggiorno marino mentre la ASL paga alla cooperativa per impiegare educatori e OSS in trasferta a tempo pieno con regolare contratto... il risultato in termini di profitto è presto detto, e il ritardo dei pagamenti lo subisce la manodopera.  Dove andranno gli eventuali utili delle cooperative, soprattutto di quelle ben fornite e ben organizzate?  Non lo so ma voglio riportare quanto mi ha detto la mamma di un disabile al convegno con Alemanno e Milioni: Voci maliziose (alle quali noi non crediamo ovviamente) su un presunto sostegno economico per la campagna elettorale dato nel 2008 ad una candidata/o alle comunali. In cambio, si maligna, avrebbe dovuto darsi da fare per mettere una cooperativa al posto di un'altra.  Mah! Sarà vero? O sono solo pettegolezzi?

Altra notizia: Le centrali cooperative intanto hanno fatto un annuncio a pagamento sul corriere della sera: Chiedono a Marrazzo il motivo per cui, invece di lasciar circolare voci su una possibile rapporto diretto tra operatori del consorzio di cooperative "Ri.Rei." (ex anni verdi) e le ASL, non si pagano i 24 milioni di crediti scaduti al consorzio stesso che tanto ha fatto per tirare avanti la baracca dopo il fallimento di Anni Verdi, con 1200 disabili da assistere e 500 lavoratori da retribuire ?

Bene bene, rimane solo un'obiezione: chi controlla la qualità di questi servizi per i disabili? Chi controlla le professionalità impiegate e il pieno rispetto dei contratti collettivi? Di questi 24 milioni di euro di arretrati dovuti dalla regione Lazio quanti saranno impiegati per i lavoratori e quanti per mantenere l'apparato e per altre finalità "sociali" ?

In ultimo, sarebbe interessante conoscere quanti operatori sociali, quali associazioni professionali siano stati invitati a dibattere e discutere nelle sedi istituzionali e all'interno delle cooperative sulla nuova proposta di legge regionale relativa al "sistema integrato di interventi e servizi sociali" nel Lazio. 

Domenico Ciardulli 

7 luglio 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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