QUESTO INTERVENTO E' STATO PUBBLICATO DA  Osservatorio sulla legalità  Liberazione, in attesa su altri quotidiani nazionali

LA PARTECIPAZIONE NON E' UN OPTIONAL

PREFAZIONE ALL'ARTICOLO

Il nodo centrale che,a mio avviso, potrebbe produrre cambiamenti significativi nelle nostre città è la questione della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano i beni comuni e gli interessi generali.
Le leggi nazionali, le direttive europee, i nuovi criteri di progettazione sostenibile mettono al centro l'esigenza di nuove formule di programmazione e realizzazione delle politiche pubbliche. Esse devono essere condivise con tutti i soggetti interessati compresi cittadini, comitati e/o associazioni. I cittadini non dovrebbero essere consultati come semplici comparse ma informati e chiamati a collaborare come co-attori dei processi decisionali.
Ove questo criterio è venuto meno, ad esempio con facili commissariamenti e/o decisionismi sistematici, fornendo il solito l'alibi-pretesto che "la politica deve dare celermente una soluzione ai problemi emergenti", ci si è trovati spesso davanti all'aggravamento, e non alla soluzione, dei problemi stessi. Su importanti opere pubbliche, sulla creazione di servizi che riguardano la salute e la qualità della vita delle persone, gli amministratori hanno il dovere, non solo etico, di far crescere il senso civico attraverso meccanismi nuovi di partecipazione. Tutti i pareri e saperi, fuori e dentro le istituzioni, sono oramai necessari e vanno messi in circolo.
Uno studio dell'ONU di una quindicina di anni fa lo aveva messo già in evidenza: Per uscire dalle crisi sociali sempre più crescenti e intricate apportate anche dalla globalizzazione, occorre spostare l'asse delle decisioni dal piano della delega autoreferenziale e dell'accentramento al piano della partecipazione e del protagonismo civico dei cittadini. L'alternativa sarebbe il negativo perdurare dell'influenza manipolativa e condizionante da parte dei poteri della finanza, dell'industria, e della criminalità.
4 marzo 2008

Domenico Ciardulli

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