UNA VICENDA TUTTA GESTITA IN CASA (Cgil, terzo settore e assessorato)

 

Secondo il Coordinamento Cittadino Operatori Sociali,  non si è puntato sulla qualità del lavoro e del servizio attraverso l'internalizzazione, ma sono stati creati nuovi appaltatori d'emergenza consociati privilegiando l'introito nelle casse del Terzo Settore che offrirà probabilmente il solito contratto di lavoro delle cooperative, a pochi euro l'ora e a contribuzione INPS ridotta.

 

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Da Il Corriere della Sera cronaca di Roma 5 settembre 2006

 

Il consorzio RI. REI assumerà il personale della Onlus con medesimo inquadramento e retribuzione

 

Intesa su Anni Verdi, salvi i posti di lavoro

E’ stato firmato presso l’assessorato regionale alla Sanità l’accordo tra il consorzio RI. REI e la Funzione pubblica Cgil, per garantire il corretto utilizzo del personale in servizio presso le strutture di Anni Verdi onlus attualmente in liquidazione. L’accordo, siglato venerdì, prevede che il Consorzio ( formato dalle associazioni del terzo settore maggiormente rappresentative della categoria, Lega delle Cooperative, Confcooperative e Associazione Generale Cooperative Lazio) assumerà il personale già impegnato nelle strutture dalla onlus prevedendo per questi lo stesso inquadramento e la medesima retribuzione. L’accordo prevede inoltre che contestualmente le parti si impegnano a costruire un tavolo di confronto per verificare gli aspetti organizzativi, le attività svolte, le retribuzioni e gli inquadramenti del personale, risolvendo congiuntamente le anomalie. Il protocollo permetterà di individuare e far emergere i lavoratori “in nero” utilizzata dalla precedente proprietà di Anni Verdi. “ E’ un passaggio fondamentale - commenta l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia – perché segna il passo nella complessa vicenda di Anni Verdi, che la ragione in collaborazione con il Prefetto, le forze sindacali, le famiglie, i lavoratori si è da subito impegnata a risolvere, salvaguardando prioritariamente la continuità assistenziale per i giovani pazienti. La garanzia del mantenimento dei posti di lavoro del personale - conclude l’assessore - è la conferma di come la Regione Lazio si sia impegnata a 360° per garantire i diritti dei pazienti e dei lavoratori”.

 

LA CRONISTORIA DELLO SCANDALO (LEGGI1) (LEGGI2)