ECCO LA RISPOSTA SUL CORRIERE DELLA SERA DEL DIRETTORE DEL V° DIPARTIMENTO DEL COMUNE DI ROMA.
 
 
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Gentile dott.ssa Latella,
ho letto la nota di Domenico Ciardulli comparsa nella rubrica «La città ne parla» dell'11 giugno scorso, e non posso che concordare con Lei circa il fatto che la stessa non può non trovare risposta e riscontro.
In tal senso voglio quindi assolutamente confutare ogni insinuazione riguardante l'operato del Dipartimento da me diretto, specie in relazione al «teorema» che più servizi erogati da enti gestori porterebbero ad una maggiore «obbedienza» degli stessi nei confronti dell'amministrazione.
I servizi, peraltro, vengono affidati dal Comune mediante procedure di pubblica evidenza, e regolati da appositi contratti; quando insorgono - come possono insorgere – inadempienze, l'ufficio competente dell'amministrazione muove i dovuti rilievi e chiede puntualmente conto di ogni disservizio.
Sono in questo dipartimento, peraltro, e visionabili secondo quanto la legge prescrive, tutte le note formali e la documentazione necessaria a dimostrare l'inconsistenza delle accuse e delle illazioni avanzate dal sig. Ciardulli; documentazione che sarà opportunamente prodotta allo scopo di tutelare nelle sedi opportune la correttezza dell'operato del Dipartimento.
Infine: per quanto concerne l'assunzione degli operatori l'amministrazione si è sempre scrupolosamente attenuta a quanto previsto dalle correnti leggi, e certo mai si è resa responsabile del mancato sviluppo di carriera di chicchessia, come lamentato dal sig. Ciardulli.
La ringrazio per l'attenzione e Le invio i più cordiali saluti.
Franco Alvaro
Direttore Dipartimento V
Comune di Roma

Una risposta c’è e non so se il lettore Ciardulli la considererà soddisfacente. Per quanto ci riguarda, prendo atto delle spiegazioni del dottor Alvaro e soprattutto del fatto che venga chiesto conto di disservizi e irregolarità.
mlatella@rcs.it

(Le carte depositate al V° Dipartimento sono in regola? Certo! Ma vorremo che qualcuno esperto di diritto ci spiegasse come fa un contratto di appalto che dura fino al 2001 ad essere prorogato fino al 2006 evitando il nuovo bando pubblico di aggiudicazione dei servizi. Comunque non c'è nessuna frase che faccia trasparire l'interesse ad ascoltare e sapere... solo burocrazia formale e quel pizzico velato di intimidazione. C'è purtroppo chi detiene molto potere rispetto ai cittadini comuni e si sente in una botte di ferro. Spero che un giorno si possa raggiungere maggiore consapevolezza nell'opinione pubblica. Il lavoro è un diritto e non un favore per cui prostrarsi davanti ai "feudatari" del ventunesimo secolo... )

LA REPLICA AD ALVARO DI UN ANZIANO DELLA CASA DI RIPOSO ROMA 1 (LEGGI)

A questo punto, aspettiamo la risposta del Sindaco Veltroni alla richiesta d'incontro.