Associazione Nazionale per la Tutela

del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale

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COMUNICATO STAMPA

13.12.06

 

STADIO DELLE TERME DI CARACALLA: ITALIA NOSTRA CONTRO

LE NUOVE CUBATURE E ATTIVITA’ DEL “VILLAGGIO DELLO SPORT”

E PER SALVARE L’ATLETICA ROMANA

 

Lo stadio delle Terme di Caracalla fu realizzato nel 1935 e dedicato all’atletica. Ha sempre rappresentato uno spazio pubblico aperto alla città e a chiunque volesse esercitare lo sport dell’atletica leggera anche durante la gestione affidata al Coni.

Rappresenta un esempio di stadio inserito perfettamente, senza alcun impatto, in un luogo così straordinario come è quello del complesso delle Terme di Caracalla e delle sue aree verdi.

Oggi questo spazio è in grande pericolo di venir compromesso da un progetto proposto dal CREPS (Coordinamento Romano degli Enti di Promozione Sportiva) che comprende, per la maggior parte, enti che non praticano prevalentemente l’attività atletica.

Nella presentazione del progetto si parla di offrire: “sempre maggiori servizi allo spettatore-cliente. Con l’avvento degli sponsor nella gestione diretta degli impianti ci si orienta oggi verso uno stadio polivalente, efficiente e ad alta resa economica”.

Inoltre se ne parla come di uno “strumento stimolatore dell’economia locale”.

Si propongono formule nuove e dirette ad atleti collegati anche ad altri sport diversi dall’atletica leggera e si prevede che le società affiliate alla CREPS potranno utilizzare lo stadio per lo svolgimento delle manifestazioni che ciascuna organizzerà nel corso dell’anno.

Nel chiedere l’affidamento dell’impianto si prevede di trovare nuove fonti di ricavo e per tale ragione vi sarà “l’attivazione di iniziative commerciali nello spazio verde”.

Per l’estate, da metà giugno a tutto luglio, lo stadio e l’area circostante dovranno prevedere la creazione di un vero e proprio villaggio dello sport degli enti del CREPS.

Un villaggio che oltre a offrire pratiche sportive di vario genere preveda anche il ristoro e la ricreazione.

Italia Nostra ritiene che questa proposta di trasformazione basata su strutture e iniziative rivolte a creare profitto non può che determinare nuove cubature e attività invasive in totale contrasto  con il particolare valore archeologico e paesistico del luogo e pertanto dichiara la sua netta opposizione ritenendo, inoltre, che la gestione proposta dal CREPS non potrà che sacrificare la pratica sportiva svolta fino ad oggi dagli enti di promozione di sola atletica leggera aderenti alla FIDAL.

Italia Nostra per tale ragione appoggia la protesta e le iniziative del Comitato Difesa dello Stadio delle Terme di Caracalla che si oppongono al progetto sopra descritto e nel quale sono numerosi i rappresentanti e i soci  degli enti della FIDAL.

 

Nota - al CREPS aderiscono :AICS-ASI-CSAIN-CSEN-CSI-CUS-LIBERTAS-MSPI-PGS-UISP –US ACLI -     Il portavoce del CREPS è Andrea Novelli che è presidente dell’UISP.

 

 Per informazioni: 338/1137155

 

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