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Roma, 6 set. (Apcom) - Il prefetto Achille Serra oggi si è insediato nel nuovo ufficio all'Alto Commissario Anticorruzione e ha sottolineato che la corruzione in Italia è a un livello grave e danneggia anche il profilo economico dello Stato. Serra ha sottolineato: "E' un lavoro questo all'Anticorruzione di primo piano. E' un ufficio nato da circa quattro anni ma con oggi mettiamo una pietra miliare sotto il profilo operativo". Questo ufficio è sotto la gestione della Presidenza del Consiglio ed è costituito da una equipe di magistrati, prefetti, viceprefetti e massimi gradi di Forze dell'ordine e di polizia.
"Il tema della corruzione - continua il prefetto Serra - lo sente il cittadino ma è anche nelle istituzioni. E' un peso che si sente a tutti i livelli e lavorerò intensamente anche se dai dati risulta che negli ultimi dieci anni le denunce e le condanne nel nostro Paese sono decresciute. Questo non rispecchia proprio la realtà. Infatti - sottolinea Achille Serra - secondo la Banca Mondiale l'Italia è all'ultimo posto anche dopo la Grecia. In Italia il tema della corruzione va affrontato il prima possibile". Secondo Serra Confindustria in questo ultimo periodo ha lanciato un segnale d'allarme molto importante, quello che riguarda gli appalti pubblici e privati.
"La corruzione - ribadisce il prefetto - come ho già detto è a livello istituzionale e pubblico, ma anche al minuto e sono tre i punti su cui bisogna concentrare il nostro lavoro: prima di tutto bisogna impostare l'attenzione sullo studio, ovvero ho chiesto di preparare delle mappe con le zone ritenute più a rischio e questo deve diventare un ufficio che sia il punto di riferimento per i cittadini; in secondo luogo bisogna avviare una collaborazione con altri enti (ritengo che negli enti locali talvolta la corruzione si annida, ciò significa che bisogna progettare un protocollo d'intesa per far sì che i Comuni e gli enti locali possano essere il più trasparente possibile); come terzo aspetto abbiamo quello investigativo, è importante sapere che gli esposti non possono essere anonimi ma c'è la certezza della riservatezza".
Sarà istituito un sito o un canale dove il dipendente potrà fare i propri esposti rimanendo riservato il proprio nominativo. Dall'uffico dell'Alto commissario anticorruzione non ci sarà alcuna sorveglianza o controllo sugli operati degli enti pubblici ma cerca una collaborazione con essi. E proprio in merito alla problematica dei Comuni dove c'è più possibilità di infiltrazione mafiosa il prefetto Serra ha deciso di incontrare il prima possibile il presidente dell'Antimafia Francesco Forgioni. In quattro anni di vita di questo ufficio sono arrivati circa 30 esposti, secondo Achille Serra bisognerà arrivare a 30 esposti al giorno. Inoltre, Serra si ritiene assolutamente d'accordo con la posizione presa da Confindustria nei confronti di coloro che pagano le tangenti o che in qualche modo fanno parte del vortice della corruzione.
Il prossimo 20 e 21 novembre a Roma si terrà una conferenza dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dove vi parteciperanno 30 Stati iscritti all'Ocse e sei che hanno firmato la Convenzione.