GRADUATORIE PERMANENTI. BANDI AGGIORNAMENTO E INSERIMENTO
Nel corso dell’incontro svoltosi in data 8 febbraio scorso presso il Ministero i sindacati hanno appreso alcune importanti novità, tra cui la volontà del Ministero di modificare la tabella dei titoli, nonchè il periodo di presentazione della domanda. Si partirà, come di consueto, con l’aggiornamento annuale delle Graduatorie permanenti (concorso 24 mesi) riservato a chi ha raggiunto 24 mesi di servizio.
Intenzione del Ministero è quella di modificare la tabella di valutazione dei titoli, al fine di inserire le certificazioni informatiche e far valere il servizio maturato dai candidati nei profili ATA delle scuole delle province autonome di Trento e Bolzano
Il bando dovrebbe essere predisposto entro fine febbraio. Ogni USR indicherà poi i tempi per la presentazione della domanda.
Per compilare le domande e effettuare il calcolo dei punteggi tenere sempre presente questa Ordinanza Ministeriale del 2009
BANDI TERZA FASCIA
Per quanto riguarda invece la III fascia delle graduatorie di istituto, l’aggiornamento sarà successivo a quello dei 24 mesi. Anche in questo caso sembra prevalere l’intenzione di modificare la tabella di valutazione dei titoli. Il motivo addotto dal MIUR- spiega la FLCGIL – sarebbe quello di diversi ricorsi da parte delle società informatiche, le cui certificazioni non erano state contemplate.
Anche per il triennio 2017/20 la domanda sarà cartacea mentre Istanze on line si utilizzerà per la scelta delle scuole, come nel precedente aggiornamento. Non è stato ancora fornita una data utile per la presentazione delle domande, anzi si cerca di capire quali graduatorie utilizzare in caso di ritardi nella pubblicazione. (Fonte Orizzonte Scuola)
REPORT | Incontro nazionale a Roma del 14 febbraio 2017
La specificità del mondo della scuola si estrinseca in professionalità che non sono omologabili a quelle del restante lavoro pubblico e quella dell’autonomia è la sede per valorizzarle.
Per la Uil Scuola il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario è parte integrante del progetto di ogni scuola. Per includere a pieno titolo questi lavoratori occorre un intervento complessivo che colmi alcuni vuoti legislativi e, attraverso il contratto, renda pieno riconoscimento della funzione e del ruolo professionale degli ATA quale parte essenziale della vita di ogni scuola.
Al fine di analizzare i problemi del settore ed organizzare iniziative a carattere nazionale la segreteria nazionale ha promosso una giornata di confronto e riflessione con rappresentanti dei lavoratori dell’area Ata direttamente impegnati nell’attività scolastica.
L’incontro si è tenuto a Roma, presente il segretario generale, Pino Turi; i lavori sono stati coordinati da Antonello Lacchei, responsabile del settore che, aprendo la giornata, ha sottolineato come – alla luce della definizione dei nuovi comparti di contrattazione del pubblico impiego – l’unicità e la specialità del nostro comparto assicura agli ATA la copertura dei posti liberati dal turn over con le immissioni in ruolo, la possibilità di svolgere un ruolo come RSU nella contrattazione di scuola, quella di mantenere la progressione economica per anzianità, insomma di essere una componente attiva della scuola autonoma e non soltanto un supporto esterno alla stessa. Tuttavia per essere davvero parte della comunità scolastica – ha proseguito Lacchei – è necessario rigettare le tentazioni settoriali e sub corporative che ci riporterebbero alle dinamiche del secolo scorso, senza dare risultati economici o professionali.
Nei numerosi interventi che sono susseguiti sono state elencate le gravi criticità che affliggono il settore a partire dal blocco delle sostituzioni e della mobilità professionale, dalla necessità di un organico stabile ed adeguato in ogni scuola, anche in considerazione dei nuovi carichi di lavoro, dalla sempre maggiore sovrapposizione di norme che invece di risolvere i problemi li complicano.
Pino Turi ha confermato l’attenzione della UIL per il personale ATA che è parte essenziale della scuola dell’autonomia. La specificità del mondo della scuola si estrinseca in professionalità che non sono omologabili a quelle del restante lavoro pubblico e quella dell’autonomia è la sede per valorizzarle.
Per poterlo fare è necessario che vi sia la consapevolezza e le professionalità che il personale ATA mette a disposizione dell’attività didattica ed educativa – ha detto il segretario generale – che è il cuore della mission della scuola statale e costituzionale.
In questa prospettiva è necessario mantenere una azione sindacale che vede la UIL Scuola in prima linea per la difesa dei valori di riferimento della laicità e della libertà, messi in discussione dalle scelte sbagliate della legge 107.
Quelle norme, che hanno lasciato fuori gli ATA – ha precisato Turi – se non contrastate e modificate, riverbereranno gli effetti negativi anche su questo personale per il quale, invece, dobbiamo rivendicarne i positivi, come quello dell’ organico potenziato e di rete, che superi i limiti legislativi rispetto alla sostituzione dei supplenti.
In questo quadro va ripresa la questione della costituzione dell’area C, riavviata la mobilità professionale tra le aree e definito un organico che garantisca un assistente tecnico in ogni scuola.
Solo la contrattazione di cui va recuperato il senso e la portata normativa, può realizzare ciò che la politica nega, ma anche in questo caso bisogna avere idee nuove e vincenti.
E’ necessario proseguire sulla strada intrapresa che ci vede protagonisti di negoziazione, contrattazione, relazioni sindacali e confronti. Per avere risultati oggi occorre un sindacato autorevole che abbia cognizione esatta del suo ruolo e del momento che si vive per rappresentare al meglio il personale.
Non serve un ennesimo nuovo sindacato ma un sindacato contemporaneo in grado di rinnovarsi attraverso il contatto costante con i lavoratori e con le RSU. Con questo approccio ci accingiamo a celebrare la nostra conferenza di organizzazione e per poter affrontare nel quadro complessivo delle proposte aanche la condizione del personale ATA. Nei prossimi giorni convocheremo una riunione nazionale specifica per fare il punto della situazione e preparare i temi della conferenza di organizzazione.
ORGANICI ATA: LA POSIZIONE DI FLC CGIL
Convegno A.T.A. Roma – FLC-CGIL 16/17 febbraio 2017
Il convegno, iniziato ieri, ha visto il contributo di giuristi ed universitari esperti della situazione scolastica. Il punto d’interesse è stato inizialmente quello della definizione di un accrescimento della presenza del personale A.T.A.nelle varie istanze della scuola pubblica insieme a quello della perdita dell’autonomia scolastica, perlomeno nel suo aspetto giuridico-amministrativo.
L’apertura degli interventi ha moltiplicato le voci dei DSGA della scuola, affranti e disperati dalla situazione presente nelle segreterie, e ha quindi spostato l’attenzione del convegno sulle molestie e sulle violenze burocratiche in atto, oltre che sull’aspetto della precarietà degli organici e della insufficienza delle dotazione di personale, fattori questi che si intrecciano all’impossibiltà di chiamare supplenti in caso di assenze per malattia, anche prolungate.
Viene quindi ribadito, nelle repliche, come sia necessario avere organici sufficienti, immediatamente sostituibile in caso di assenze e formato. attraverso veri percorsi di apprendimento (si potrebbe proporre la possibilità di creare una equipe formativa a livello provinciale?)
L’aspetto retributivo rimane inizialmente un po’ sullo sfondo, mentre a nostro avviso è invece centrale: occorre destinare parte consistente delle risorse agli aumenti tabellari ed anche alla redifinizione dei livelli, che dovrebbero essere adeguati al rialzo, per tutti i profili, D.S.G.A., A.A., A.T. e C.S.
Sull’aspetto informatico: se non definiamo una governance dell’informatica sarà questa che definirà le regole per tutti noi.
Nella sala del ministero, il 17 febbraio, si riprende la discussione, sul tema della necessità di garantire la professionalità del personale A.T.A., criticando l’assegnazione nelle segreterie di personale non formato proveniente dalle situazioni lavorative più disparate.
Vengono criticati i supporti informatici a disposizione anche per la loro inadeguatezza tecnica ed operativa, SIDI in primis.
Sulle reti di scuole si ribadisce come anche la legge 107 non ne indichi l’obbligatorietà, e l’uso spregiudicato delle stesse, che in alcune province ha sottratto altro personale alle segreterie, rappresentano un pretesto per lo svuotamento contemporaneo dei CSA (prevveditorati).
Viene denuciato come, purtoppo, le richieste legate al personale A.T.A. rimangano spesso nel dimenticatoio o comunque sull’ultimo piano delle rivendicazioni.
Ribadito come occorrerebbe quindi un organico potenziato per il personale A.T.A e mettere mano al sistema di reclutamento.
Sinopoli, segretario generale della F.L.C.-CGIL, afferma di star prendendo coscienza della drammaticità della situazione del personale ATA della scuola e della scarsezza di risorse che sull’altro piano il ministero mette a disposizione.
Ha verificato che c’è molta resistenza sull’affontare in termini rivendicativi la situazione del personale A.T.A., da parte delle altre organizzazioni sindacali, e quindi prende l’impegno di portare avanti una campagna come sindacato anche da soli.
L’impegno sarà rivolto anche alla volontà di offrire una alta qualità dei sevizi nella scuola pubblica.
Si richiede quindi al MIUR che venga affrontato il tema del concorso per D.S.G.A., concorso che comunque dovrà consentire anche a coloro che svolgono la funzione di D.S.G.A. senza titolo, di poter comunque passare di ruolo. Alte quindi le dichiarazioni di intenti. Aspettiamo, per i giudizi, la verifica dei fatti!!!
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