Preiscrizione entro il 1 settembre 2017, termine di scadenza per poter poi ricevere la scheda di partecipazione ai tavoli di studio presso il Santa Maria della Pietà.
Sappiamo che le risorse finanziarie per l´attuazione dei Piani provengono:
dal Fondo sociale nazionale (risorse indistinte e risorse vincolate su specifici interventi/aree di bisogno), dal Fondo sociale regionale (risorse indistinte e risorse finalizzate a specifici Programmi), dagli Enti locali, dalle Aziende USL (specificamente sugli interventi ad integrazione sociosanitaria), da altri Enti non istituzionali: IPAB, Fondazioni, soggetti del Terzo settore, dalle quote di compartecipazione al costo dei servizi a carico dei cittadini utenti.
Ma chi sono gli attori sociali e quali cittadini avranno avuto la possibilità di assentarsi dal lavoro per andare al primo incontro sul Piano Sociale municipale tenuto dalle ore 9.00 alle ore 17.00 giovedì 14 settembre 2017 ? Chi avrà la possibilità di partecipare nelle stesse ore martedì 26 settembre e lunedì 2 ottobre ?
Immaginiamo che, la scelta degli orari sia indirizzata alla partecipazione di cooperative e associazioni appaltatrici, sindacati e patronati (e magari pensionati, disoccupati e lavoratori casalinghi).
Quali sono i soggetti che, a nostro avviso, dovrebbero essere tenuti in maggiore considerazione nella convocazione degli incontri? Non possono mancare i rappresentanti di scuole del territorio, rappresentanti di genitori e personale scolastico, rappresentanti di comunità parrocchiali, centri sociali e centri anziani.
Gli incontri dovrebbero essere fatti assieme a tutti gli organismi e cittadini che lavorano, in base a prerogative istituzionali o religiose o socio-culturale e ricreativa a contatto con i cittadini, piccoli e grandi, fragili e non. In particolare le scuole del territorio sono un punto sensibilissimo, un termometro sociale indispensabile che può dare al Municipio contributi importantissimi alla costituzione di una mappa dei bisogni del territorio cui indirizzare le risorse. Se veramente si vuole raggiungere un accordo di programma obiettivo per un sistema progettuale di welfare efficiente ed efficace, non si può prescindere da questi attori sociali e con loro occorre concordare tempi e modalità di studio.
Diverso e più riduttivo per l’Ufficio di Piano del Municipio XIV è limitarsi a convocare le ditte, cooperative sociali e associazioni che già ricevono finanziamenti pubblici ed erogano servizi socio assistenziali e socio-sanitari per conto del Municipio XIV e della ASL RM1. Evidente in rischio di un Piano preconfezionato che segue più i bisogni lavorativi del Terzo Settore piuttosto che quelli dei cittadini.
La rappresentazione dei bisogni del territorio fatta esclusivamente o quasi esclusivamente con attori sociali “convenzionati” col Municipio XIV rischia di non dare una fotografia oggettiva e genuina dei bisogni reali perché potrebbe tendere strumentalmente verso progetti di continuità anche in casi dove il cambiamento e l’innovazione si rendono indispensabili.
Quindi, a nostro avviso, ai fini della promozione di un coinvolgimento attivo e responsabilità condivisa attraverso un lavoro di Rete che metta insieme risorse umane per l’obiettivo del Bene comune, il primo incontro del Piano Sociale di Zona andrebbe riorganizzato includendo e favorendo, attraverso opportune date e opportuni orari concordati, esponenti del Mondo della scuola (ad esempio dell’istituto Fermi, dell’Alberghiero di Montemario, degli istituti comprensivi..), e, riguardo al Terzo Settore, andrebbero coinvolti gli operatori, gli AEC, gli educatori professionali e Oss perché sono loro, più che i loro dirigenti, quelli che stanno a contatto diretto e quotidiano con il disagio sociale. I loro contributi sulla verifica ex post dei progetti possono essere elementi preziosi per l’Ufficio di Piano.
Tanto per far capire il rischio di una potenziale deriva clientelare di un buon progetto sociale, pubblichiamo di seguito il testo di un’interrogazione in consiglio regionale presentata nell’anno 2004 . Essa riguarda proprio il Municipio XIV e 171 mila euro:
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