La lunga triste storia delle Scuole Sacchetto e Taggia di Primavalle

A cura di Claudio Ortale

Finalmente dopo oltre quattro anni di disagi, con il conseguente spostamento delle classi della media Sacchetto nel plesso fatiscente della 25 aprile a via Borromeo 57, la sede storica di via Stefano Borgia è stata ristrutturata (a parte le tinteggiature interne di alcuni spazi e locali).

Beh, un bel passo in avanti, non vi pare? Invece no. I nostri baldi amministratori locali, sostenuti dai piani superiori capitolini avevano già deciso, con tanto di lettera datata 10 luglio 2019 inviata al Preside di un altro Istituto Comprensivo del Municipio, di assegnare la sede di via Stefano Borgia, una volta ristrutturata, al plesso “Sordi” di via Taggia (plesso proprio dell’I.C. Donati) che da svariati anni viveva interventi di messa in sicurezza a tempi “alternati”.

Diremmo anche: molto ma molto…troppo alternati (n.b. su questo il Consigliere municipale Colabello ha anche chiesto la relativa documentazione).

Chiaramente per motivi di trasparenza, ma alla rovescia, di tale lettera e decisione nulla ė dato da sapere al Preside e al Consiglio d’Istituto del Rosetta Rossi, istituto da cui dipende il plesso ristrutturato di via Stefano Borgia che si vuol gentilmente donare dal 1° settembre 2020 all’Istituto Donati per allocarci le classi medie ed elementari di via Taggia.

Plesso scolastico che stranamente, dopo mesi e mesi di edificio vuoto per il lockdown e quindi utili per i possibili interventi finalizzati alla già citata ripartenza dei lavori per la messa in sicurezza del plesso Sordi, non hanno visto muoversi neanche uno spillo. Altro passo affatto in avanti ma sempre all’indietro è stata la decisione da parte di Roma Capitale, di convocare a metà giugno (17 giugno) una videoconferenza, stavolta con tutti i vari “attori” coinvolti in tale vicenda. Ma, un po’ come nei vecchi congressi a livello locale dei partiti della prima Repubblica, il refrain finale è stato questo: “Bene ragazzi e ragazze, voi avete potuto intervenire, dire la vostra, esprimere le vostre ragioni e proposte ma tanto noi avevamo già deciso“. E la decisione è quella e basta.

Quindi, per coloro che si vedono scippato il ritorno delle classi della Sacchetto alla Sacchetto, ingoiate e subite in silenzio. E della vostra sensata proposta di coabitazione a settembre nello stesso plesso a via Borgia fateci pure dei coriandoli! Altro passo indietro, sempre abbinato a questa pseudo riunione di metà giugno, sono gli interventi da parte della Preside e del Presidente del Consiglio d’Istituto della Donati.

Soprattutto quando hanno precisato che il plesso fatiscente di via Borromeo 57 fa praticamente pena (schifo sarebbe il termine più appropriato n.d.r.) e che loro “col cavolo” che ci andrebbero a stare con le classi del plesso di via Taggia. Da questo discende chiaramente che: “tutti gli alunni sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri!”.

Ultimo passo all’indietro, ma siamo certi che ne seguiranno altri, durante la Commissione Trasparenza e Garanzia di giovedì scorso, dove chiaramente i responsabili degli Assessorati alla Scuola e ai Lavori Pubblici di Roma Capitale si son ben guardati di partecipare, alla ripetuta richiesta, rivolta al Presidente del Municipio XIV, da parte della Consigliera Capitolina Celli e dal Presidente stesso della Commissione Palumbo, di dove erano gli atti di amministrativi e le deliberazioni attinenti a questo dare al plesso Sordi la sede ristrutturata di via Stefano Borgia che spetta alla Sacchetto, il Presidente ha risposto con delle non risposte, per poi andarsene prima della chiusura, avendo però sempre tempo per precisare, come ormai in tutte le occasioni fanno gli ex seguaci del VaffaDay, dell’Onestà Onestà, della Trasparenza, che c’è chi strumentalizza e fa…politica! No problem: le ragioni giuste hanno sempre la testa dura.

Roma, 12 luglio 2020 (Municipio XIV)

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