E’ bene premettere che la maggior parte dei ragazzi non assume sostanze. Fumare lo spinello è abitudine diffusa in alcuni luoghi. Ci sono anche ambienti scolastici “scambi nascosti” con il coinvolgimento di minorenni che si mettono insieme, imparano le tecniche per scaldare, frazionare e conservare l’hashish.
E’ accaduto di recente che in alcune scuole di Milano girassero persino pasticche a base di “ossicodone” un oppiaceo superiore a eroina e morfina solitamente somministrato ai malati terminali di cancro. In base alle abitudini locali e al gruppo di riferimento può “girare” alcol, metamfetamina o ecstasy.
“Rispetto a vent’anni fa marijuana e hashish si presentano in modo completamente diverso: sono sempre più mischiati ad altri prodotti chimici, sono sempre più potenti, con picchi su alcune preparazioni come shunk, e risultano anche esteticamente più “belli”. Quando uno compra la cannabis non sa se è stata mischiata ad altri additivi per renderla più forte. Non c’è bisogno di una preparazione sofisticata: è semplice mischiarla. Siamo davanti a prodotti che arrivano da piante e incroci diversi e modi di preparazione differenti, Ci mettono anche piombo e lana di vetro. Non è possibile fare un elenco, sono state trovate diverse sostanze e ogni giorno presentano varianti diverse e innovative. Basta vedere cosa succede al pronto soccorso: arrivano ragazzi in stato confusionale, vengono sottoposti al test antidroga per capire cosa hanno assunto, ma non si ottiene una risposta perché la combinazione è del tutto nuova” *
* (Dr. Riccardo Gatti, direttore Dipartimento dipendenze Ats Milano intervista corriere della sera)
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