Disoccupazione, Vademecum NASPI del Supplente scolastico

Un aiuto a capire meglio la cosiddetta Naspi, ovvero domanda di sostegno al reddito nei periodi di disoccupazione.

Ilaria dell'ArcobalenoIl lavoro che leggete di seguito è stato curato da Ilaria dell’Arcobaleno (nella foto a sinistra), una delle amministratrici del “Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro”.

La domanda a sostegno del reddito Naspi può essere fatta direttamente da noi, senza necessariamente rivolgerci ad un patronato o ad un sindacato: è compilabile dal sito internet Inps ma solo se si possiede un Pin dispositivo (in caso non lo possedeste ancora, è necessario richiederlo alla sede Inps di vostra competenza).
L’importante novità 2016 è il modulo SR163, ovvero un documento in cui dovremo inserire le nostre coordinate bancarie ed in seguito, portarlo presso la banca o le poste per far validare il documento con firma e timbro di un operatore.
Il modulo è reperibile dal sito Inps: in alto a sinistra troverete la scritta “Modulistica”: basta cercarlo nell’apposito spazio con la lente d’ingrandimento scrivendo semplicemente SR163, quindi stamparlo.
Successivamente dovremo inviare il modulo SR163 alla sede Inps di nostra competenza: è possibile farlo nel momento in cui si compila la domanda Naspi sul sito internet, inserendolo negli allegati, tuttavia alcune sedi Inps non hanno ricevuto il documento attraverso questa modalità, quindi è stato necessario inviarlo successivamente via fax, con raccomandata A/R o con posta certificata.
Per quanto riguarda il Centro per l’Impiego: il regolamento Inps richiede, a livello nazionale, la sottoscrizione del patto di servizio, ovvero la dichiarazione di immediata disponibilità per qualsiasi incarico lavorativo.
Tuttavia ogni singolo Centro per l’Impiego ha predisposto indicazioni differenti per il personale della scuola: alcune sedi hanno infatti esortato i supplenti della scuola pubblica a non recarsi presso di loro, in quanto nella domanda Naspi era già presente una pagina dedicata proprio alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Hanno altresì comunicato che, in caso di mancato conferimento di nuove supplenze a settembre, allora potrebbe essere necessario recarsi in sede e compilare il patto di servizio.
E’ quindi utile rivolgersi direttamente al proprio Centro per l’Impiego, anche attraverso una semplice pec, per avere delucidazioni in merito.
Una volta fatto tutto questo ed inoltrata la nostra domanda di disoccupazione, potremo consultare sul sito Inps lo stato della nostra domanda Naspi.
Basterà accedere al sito con il nostro codice fiscale e Pin, andare su Servizi per il cittadino, poi entrare nel menu a tendina Naspi e cliccare su “Consultazione domande”.
Ora, potremo visualizzare diversi stati:
– “In fase di trasferimento alla sede”: significa che la nostra domanda deve ancora essere trasferita alla sede di nostra competenza, quindi alla sede Inps più vicina alla nostra residenza. Il sistema dovrebbe effettuare automaticamente questo passaggio.
– “In attesa di istruttoria”: significa che la domanda non è stata ancora presa in carico dalla nostra sede Inps, quindi non è stata ancora presa in esame dai tecnici Inps.
In caso di attese protratte oltre 1 mese, ovvero se la nostra Naspi è ancora in attesa di istruttoria, è utile effettuare un sollecito che può essere fatto in diversi modi:
– Telefonando al contact center Inps (da telefono fisso 803 164 o da telefono mobile 06 164 164) e chiedendo all’operatore telefonico di fornirci, in caso non lo faccia lui stesso al termine della chiamata, un codice di riferimento del nostro sollecito.
– Recandoci direttamente presso la nostra sede Inps
– Inviando una email attraverso posta certificata. In questo caso è consigliabile un duplice invio: uno alla sede Inps di nostra competenza, un’altra alla sede regionale centrale.
Per reperire tutti gli indirizzi pec delle sedi Inps a livello nazionale, possiamo consultare questo pratico elenco:
https://servizi2.inps.it/servizi/StrutturesulTerritorioInternet/WForm3.aspx?parm=3&parm_lang=it

Nel momento in cui la nostra domanda verrà accettata, potremo in qualsiasi momento monitorare i pagamenti: basterà accedere ai Servizi per il cittadino, poi entrare nel nostro Fascicolo previdenziale o Fascicolo del cittadino, entrate nella sezione Prestazioni ed infine cliccare sulla voce “Pagamenti”.
Potremo quindi trovare data dell’accredito e relativo importo cliccando su “Stampa” dal menu a sinistra.

Infine, per chi si chiedesse per quanto tempo spetta la Naspi: la durata del sussidio ha validità pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni.
Nel nostro caso, ovvero se abbiamo lavorato da settembre a giugno, basterà comunicare all’Inps l’inizio di nuovi contratti di lavoro per sospendere momentaneamente la domanda. Questo può essere fatto dal sito Inps, entrando nel menu a tendina Naspi e scegliendo l’opzione “Comunicazioni Naspi”: qui potremo inserire la data d’inizio e fine del nostro nuovo contratto di lavoro.
Ogni volta che abbiamo un nuovo contratto dovremo effettuare questa operazione (sempre entro 1 mese dall’inizio del nostro nuovo contratto): in questo modo verremo coperti dal sussidio durante il periodo non lavorato e tale sussidio potrà invece essere sospeso nei periodi in cui lavoreremo.

About Domenico Ciardulli 257 Articles
Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

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