Roma e le Primarie dopo l’Omicidio politico del 2015

Chissà cosa si profila con le Primarie organizzate a Roma per domenica 20 giugno.

La Capitale corre seri rischi di ritorno al passato se non prevarranno candidature più civiche, quelle fuori dalle dinamiche patologiche di partito.

E’ quasi certo, a nostro avviso, che un’eventuale bassa affluenza al voto farà prevalere alle primarie il candidato sindaco preferito dal PD, l’ex Ministro Gualtieri, e, nel Municipio XIV, una ex parlamentare.

Eppure un docente universitario come Giovanni Caudo ha quella conoscenza di Roma che il candidato Gualtieri non possiede. Ha quelle competenze urbanistiche e esperienza di amministrazione di prossimità che l’ex Ministro non possiede.

Allo stesso modo il candidato Marco Della Porta nel Municipio XIV ha una visione innovativa del governo locale, già messa in pratica in passato come assessore alla cultura, che la sua concorrente non possiede.

In un periodo di vaccinazioni di massa e di disaffezione verso la politica, una scarsa affluenza alle Primarie potrebbe comportare il ritorno sugli scranni dell’Aula Giulio Cesare degli amici dell’ex Sindaco Alemanno oppure degli accoltellatori di Ignazio Marino.

C’è un solo modo per sventare questo triste epilogo, pur davanti all’ingiusta tassa di 2 euro: andare in tanti ai gazebo e votare Giovanni Caudo (e Marco della Porta nel Municipio XIV) presso questi gazebo:

1 Commento

  1. Grazie Mimmo. Sono uno di quelli che al tempo di Marino si è indignato e ha perseguitata – nei miei limiti – quelli che ho considerato colpevoli di “regicidio” aggravato dal fatto che avevamo, in molti, supportato Marino vincente. Ma sono passati 5 anni, la storia cammina. Oggi il problema è fermare la destra montante, sovranista e impresentabile: già Giachetti fu un fiasco, la coda del regicidio. Non so. Pensiamoci

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*