Ci sono alcune decine di persone con nomi e cognomi e c’è un’organizzazione politica ben precisa, con i suoi scagnozzi, che ha violentato Roma a Ottobre del 2015 scippando ai cittadini romani il loro diritto ad avere un sindaco eletto.
Questo branco di personaggi di partito ha fatto un’operazione di killeraggio del proprio sindaco in combutta, volontaria o involontaria, concertata o casuale, con esponenti dell’opposizione, e con alcuni zelanti “investigatori” specializzati nel raccogliere informazioni presso cuochi e camerieri di ristoranti del centro di Roma su cene e menù del primo cittadino. Cene di rappresentanza. Nulla mai è stato evidenziato sui milioni di euro ottenuti, grazie a Ignazio Marino, da mecenati stranieri e italiani per il risanamento del Teatro dell’Opera e per il restauro di fontane e monumenti.
Un apparato della guardia di finanza mobilitato per mesi nei ristoranti romani da un nucleo investigativo di alto profilo, con cronisti collegati pronti ad aggiornare minuto per minuto le loro testate di ogni ulteriore antipasto o primo o bottiglia di vino emerso nei menù consumati.
Ed è andata male all’accusa nel momento in cui le testimonianze dell’ex Sindaco di Catania, Enzo Bianco, e i biglietti aerei hanno smontato i ricordi fasulli di qualche cameriere che aveva visto i familiari di Marino a cena con lui il 26 dicembre di 2 anni prima a Roma, mentre invece erano in Sicilia.
Per i giudici che hanno visto tutta l’istruttoria dei PM Felici e Polifemo “il fatto non sussiste”. Marino ha fatto solo cene di rappresentanza
Quanto è costato tutto questo? Molto in termini di risorse economiche e umane impiegate in quella direzione, e non in altri settori economici criminali.
E’ costato moltissimo, invece, in termini quasi di violenza carnale, fisica, un vero “delitto politico” contro ogni cittadino elettore che ha votato un sindaco nel 2013 e lo ha visto infangare e affondare da parte di “noti” su mandato di poteri “ignoti”.
Poteri che hanno mobilitato giornali, televisioni e partiti inquinati per manipolare il consenso con notizie gonfiate, con la disinformazione e con la macchina del fango al fine di fare fuori il Sindaco di Roma.
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