Salute mentale, si può fare di più?

Giornata mondiale della Salute Mentale

Nella giornata mondiale della Salute Mentale, che si celebra ogni 10 ottobre, gli operatori dei vari presidi di Salute Mentale della Asl Rm1, medici, psicologi e infermieri psichiatrici si sono incontrati alle ore 9.30 con le famiglie e i cittadini del territorio.

La sala teatro della parrocchia di Santa Maria della Salute a Primavalle era strapiena di cittadini e operatori sanitari tra i quali psicologi e infermieri di cooperative come “Aelle il Punto”, “Il Magazzino”, volontari dell’associazione “Scalea 93”, numerosi studenti del vicino liceo Vittorio Gassman e due dirigenti della Polizia di Stato, Commissariato di Primavalle

A coordinare l’evento il Dr. Michele Procacci, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Salute Mentale nel distretto 14 della Asl Roma 1. E’ intervenuto anche il Presidente del Municipio 14 Marco della Porta

I dati di base sono preoccupanti perché nel 2023 in Italia, più di 800 mila persone sono state assistite dai servizi psichiatrici e ansia e depressione sono tra le problematiche più diffuse, specialmente tra giovani e donne. Nel periodo post pandemia c’è stato un aumento notevole di richieste di supporto al quale la carenza di risorse e di personale dedicato non ha saputo rispondere adeguatamente.

Nel 2025 un report presentato dalla Caritas di Roma ha evidenziato che i disturbi psichici sono in costante aumento e che ben 45 mila famiglie romane sono coinvolte in queste problematiche.

Nel convegno tenuto dalla Asl RM1 diverse testimonianze hanno evidenziato quanto sia diffusa la cultura dello stigma che porta alla mancata inclusione sociale nei confronti di bambini, adolescenti e adulti affetti da disturbi psichici.

Una mancata accettazione del diverso, a partire soprattutto dalle scuole, dove a volte può capitare, ha raccontato una mamma, che i genitori si coalizzino “per difendere il “diritto all’istruzione dei loro figli” e raccolgano firme per far allontanare un bambino che manifesta disturbi del comportamento in classe.

Interessanti le domande degli studenti di Scienze Umane dell’Istituto Vittorio Gassman e tra le tante ci sono state queste : Quali disagi si manifestano tra gli adolescenti? Cosa si può fare per prevenirli? e cosa possiamo fare noi ragazzi?

Il dr. Procacci ha risposto citando gli effetti in parte derivanti dal lock down del 2020 e 2021, lo sviluppo di ansia e depressione, la tendenza all’isolamento per la dipendenza dei dispositivi tecnologici, le sostanze stupefacenti e all’alcool che sembrano alleviare la sofferenza psichica ma poi diventano amplificatori.

L’aumento dei disturbi ha incrementato la risposta dei servizi in termini di risposte più tempestive rispetto al passato ma- ha aggiunto Procacci- bisogna migliorare il funzionamento della rete tra servizi sociali, sanitari, scuole e famiglie.

La conoscenza del territorio e dei suoi problemi è fondamentale per politiche istituzionali adeguate ai bisogni e con la partecipazione degli utenti, delle scuole e delle associazioni di quartiere si potrebbe sviluppare maggiore consapevolezza nelle persone di quanto sia importante avere cura del proprio benessere fisico e psichico. Corpo e mente richiedono la stessa cura e attenzione.

Riguardo al ruolo che i ragazzi possono avere, ha risposto un’operatrice sanitaria mamma di due gemelli con disturbo caratterizzato da disattenzione, impulsività e iperattività persistenti (ADHD): “essere consapevoli e rispettosi delle difficoltà che può avere un compagno di classe, non deriderlo per i suoi comportamenti o per i voti bassi o per le note disciplinari ma considerare la sua diversità e qualsiasi diversità che si incontra, una ricchezza che fa crescere e arricchire la propria vita”.

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