Secondo alcuni autorevoli opinionisti, la strategia dell’Isis sarebbe chiara: gli attacchi di queste settimane a Nizza, Monaco e a Rouen mirano ad influenzare le prossime elezioni nei vari paesi europei, Francia Germania, Italia ecc.
Il rafforzamento dell’ISIS passa attraverso l’aumento dell’islamofobia generalizzata e attraverso la progressiva ghettizzazione dei cittadini musulmani e dei rifugiati.
I nuovi muri fatti di paura e di ignoranza che si stanno erigendo in Europa, al posto di politiche di accoglienza e di integrazione, servono a fare nuovi proseliti. “Già ora, scrive Lorenzo Cremonesi– in Francia, Inghilterra e Germania sono registrati continui attacchi quotidiani contro le comunità musulmane da parte di violenti razzisti”.
Tra i milioni di musulmani presenti nel vecchio continente, e soprattutto in Francia, la strategia del Califfato potrebbe fare presa qualora, dopo gli attentati, montasse l’odio progressivo verso quello che viene ritenuto “straniero” e contro chiunque porti un nome arabo o frequenti una moschea o gestisca una semplice pizzeria o locale dal nome medio orientale.
Insomma, l’instillazione di odio conseguente alla paura, la crescita di individualismi sfrenati pieni di muri e ghetti, la perdita dello spirito di comunità, della tolleranza e del mutuo aiuto, la scomparsa del senso del “noi” e il dominio culturale dell'”io” che agisce per paura, rivalsa e/o vendetta, sarebbero senza dubbio il terreno fertile di intolleranza e xenofobia. Fattori che potrebbero far precipitare in un breve lasso di tempo la nostra civiltà e convivenza civile nel caos e nella barbarie.
Dobbiamo rianimare i quartieri e i territori delle nostre città, cooperare come cittadini nella costruzione di iniziative culturali multietniche e momenti di comunità.
Il vero anticorpo capace di sconfiggere la violenza e il terrore lo dobbiamo costruire insieme, quotidianamente, ognuno nel suo piccolo mondo, evitando di cadere in questa sorta di trappola psicologica innescata da una regia internazionale per poterci accecare e paralizzare.
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