Ecco le scuole che funzionano meglio…

Mettiamo per un attimo da parte le disfunzioni che attanagliano le scuole dal punto di vista tecnico normativo: risorse inadeguate, farraginosità burocratiche, falle della legge 107, questione “sicurezza” ecc.

togo-scuolaVogliamo qui parlare di una grande protagonista che risulta assente in molte scuole italiane e, in generale, in molti ambienti di lavoro.

Essa è stata battezzata in Grecia e il nome stesso indica la propensione alla “compagnia” e al “sentimento”: “Syn” e “Pathos”, stare insieme con sentimento.

Si, è proprio “Lei”, quella che ci capita di incontrare quotidianamente in qualche negozio o per strada e che, quando la incontriamo, migliora il nostro umore. Si chiama “Simpatia”

Il Preside simpatico, il vicepreside simpatico, il professore simpatico, l’assistente amministrativo simpatico e via dicendo…. sono persone che nella scuola stanno bene con gli altri e fanno stare bene gli altri. E chi sta bene produce di più  perché, come molti studi hanno dimostrato, i lavoratori sono più produttivi (addirittura del 12% in più) quando si sentono felici.

simpatiaScrive Daniela Monti sul “Corsera” che una ricerca della School of Business dell’Università di Chicago ha dimostrato quanto la simpatia sia diventata una qualità imprescindibile anche per i futuri amministratori delegati, più importante persino delle competenze professionali. La simpatia non richiede nessuno sforzo di elaborazione, nella sua eccezione più pop è una sorta di “contagio emozionale automatico”. E’ stato calcolato che impieghiamo 8 secondi per stabilire se qualcuno ci è simpatico o antipatico.

Allora ci viene in mente che forse nel POF delle scuole si potrebbe far rientrare un corso di apprendimento per la ricetrasmissione di simpatia .

Ma, ovviamente,  prima che nei POF, la simpatia dovrebbe essere inserita come materia fondamentale in tutti i corsi di aggiornamento obbligatori per Dirigenti, insegnanti e personale scolastico.

Le aziende che utilizzano manager simpatici responsabili della felicità dei dipendenti (Chief happiness officer) sono in crescita. L’azienda Google ha introdotto un “jolly good fellow” (bravo ragazzo) per diffondere consapevolezza ed empatia tra i dipendenti.

Date queste premesse, pensiamo che la simpatia rappresenterebbe una vera rivoluzione nelle scuole italiane attraverso l’istituzione di nuove “figure obiettivo” capaci di dedicarsi alle “patologie” relazionali.

I sub-consegnatari della simpatia, adeguatamente formati, potrebbero iniettare nelle “vene” dei dirigenti una dose abbondante di questo “farmaco di origine greca”. In questo modo il contagio emozionale di tutta la filiera gerarchica verso il basso sarebbe automatico e una nuova calda luce “solare” sostituirebbe i freddi neon degli uffici e delle aule scolastiche.

 

 

 

 

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Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

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