Il mio ricordo di Marco Pannella e del mondo radicale

Mi sono avvicinato alle battaglie del Partito Radicale nei primi anni 80. Seguivo già da allora Radio Radicale e la bravissima conduttrice Rita Bernardini.  Seguivo le incredibili fatiche oratorie in Parlamento di Marco Boato (18 ore di seguito), di Massimo Teodori,  Alessandro Tessari, di Roberto Cicciomessere (sul Fermo di Polizia e altro)

Erano i tempi in cui Adele Faccio e Cicciomessere erano un punto di riferimento degli obiettori di coscienza contro quella legge sul servizio civile che teneva per lungo tempo in carcere numerosi testimoni di Geova e giovani anarchici. L’avvocato Mauro Mellini era una specie di pronto soccorso legale per obiettori in difficoltà con il Levadife (Ministero della Difesa).

Erano i tempi in cui Francesco Rutelli organizzava il corteo contro l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Unione Sovietica.

Tempi in cui lo stesso Rutelli e Angiolo Bandinelli frequentavano la Lega per il Disarmo Unilaterale a via Clementina nel quartiere Monti. Era quella la sede “sovversiva” dove si preparava la parata antimilitarista del 2 giugno quando anche Rutelli soleva mettere uno scolapasta in testa.

Ed era, via Clementina, la sede di belle riunioni politiche e culturali sui temi della città con Angiolo Bandinelli.

Bei tempi di passione parlamentare e civica dove si portavano avanti ideali di nonviolenza, di disarmo, di lotta contro la fame nel mondo.

E poi c’erano i congressi dove si scontravano spesso due visioni diverse, ad esempio, sulla partecipazione alle elezioni capitoline: c’era la mozione di un grande oppositore interno, Gianluigi Melega e la mozione della corrente di maggioranza che faceva capo allo stesso Marco Pannella.  Ed erano comunque dolori per gli allineati, i numeri del consenso riscosso da Melega.

Ricordo un altro eretico storico, Giuseppe Rippa, il quale, dopo un periodo di attività parlamentare radicale, entrò in contrasto con la linea politica di Marco Pannella e nel 1982 organizzò la scissione fondando il Movimento Federativo Radicale.

Il bravissimo Massimo Bordin era già da allora una stella della radio. Ricordo una sera del 1983, dopo una carica della polizia nella mensa universitaria occupata, mise i microfoni a disposizione mia e di un altro studente intervistandoci in studio su quanto era accaduto.

Incontrai per la prima volta Pannella sulle scale di via Torre Argentina. Era magrissimo perchè stava conducendo da molti giorni uno dei tanti scioperi della fame. Gli chiesi il permesso di poter utilizzare in un’altra città 25 pannelli  di una mostra che si trovava nella sede del partito. I pannelli riportavano, con dati, cifre e immagini, le statistiche della morte per fame nel mondo e delle spese per il riarmo degli eserciti.

Pannella mi ascoltò attentamente guardandomi negli occhi sorridente e poggiò la sua mano sulla mia spalla sinistra incoraggiandomi a fare quell’iniziativa.

tortoramimmoDopo alcuni mesi, al ritorno dal mio travagliato servizio civile, ebbi l’onore di lavorare 8 mesi come redattore dell’Agenzia Notizie Radicali a via Torre Argentina. Successivamente, prima di tornare la mio lavoro di operatore sociale, passai un breve periodo a fare sostituzioni notturne a Radio Radicale.

Esperienze indimenticabili a contatto con persone di valore come Sergio D’Elia, Maria Teresa Di Lascia, parlamentari e militanti di varie città.

Devo anche a questa esperienza di militanza giornalistica, in sintonia ideale con Marco Pannella, l’incontro e l’abbraccio con Enzo Tortora durante un congresso radicale all’hotel Ergife.

Quegli incredibili anni 80 nell’area pacifista, socialista e libertaria sono stati un passaggio esistenziale di tante persone, famose, meno famose o sconosciute. Una grande calamita che, col passar del tempo, si è smagnetizzata lentamente e molti militanti (tra cui il sottoscritto), ex parlamentari,  cronisti hanno intrapreso altri percorsi dentro e/o fuori la politica.

Che bei ricordi… ciao Marco!! … la terra ti sia lieve

About Domenico Ciardulli 257 Articles
Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

2 Commenti

  1. Bello Mimmo. Anch’io ho i miei ricordi di Marco. Lo conobbi perché mia madre partecipò alla fondazione della LID e ricordo con nostalgia le sere che si trasformavano rapidamente e senza accorgersene in notti profonde, a parlare e a sognare.

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