Rischio terremoto a Roma, il ruolo dei municipi

tratta da lettera43.it

Anche la capitale ha tremato per 30 secondi. I recenti eventi sismici che hanno colpito pesantemente Umbria, Marche e Lazio sono stati avvertiti distintamente anche a Roma.

Domenica mattina 30 ottobre, la scossa più forte di magnitudo 6,5 e altre 50 scosse minori con epicentro tra Umbria e Marche.

fb_img_14778558979681Come si può vedere dall’immagine a fianco, la Sindaca Virginia Raggi per lunedì 31 ottobre ha emanato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, al fine di poter effettuare monitoraggi capillari sulla tenuta degli edifici con il coinvolgimento dei Presidenti e dei Direttori di tutti i Municipi.

Il gruppo Volontari di Protezione Civile del Municipio XV ha deciso di istituire uno sportello di informazione ai cittadini per fornire un supporto utile circa le norme comportamentali da adottare in caso di ulteriori ed eventuali scosse che dovessero colpire la città. Lo sportello sarà attivo dalle ore 16.00 alle 19.00 presso il campo addestramento in via della riserva di Livia 254 (Prima Porta).

La ripetizione periodica delle scosse di terremoto sta producendo forme di ansia diffusa nella popolazione. L’evento a sorpresa iniziale, con conseguente stress post traumatico, non si è rivelato isolato, facendo scaturire nell’animo di tante persone l’attesa di altri eventi negativi che generano condizioni di tensione e insonnia. Si pensa a quello che è successo e a quello che potrebbe riaccadere.

fb_img_1477886362996Crediamo che ogni municipio di Roma debba attivarsi in maniera preventiva per dare, attraverso i mezzi istituzionali più idonei, un orientamento, una guida a comportamenti utili e solidali in caso di calamità e in caso di situazioni critiche nella gestione della sicurezza pubblica.

Non tutti reagiscono allo stesso modo. Occorre informare nei minimi dettagli, parlare di quello che accade. Creare momenti di condivisione collettiva. Favorire nei quartieri la partecipazione attiva delle comunità.

Come spiegare il terremoto ai bambini? Ai bambini che lo vedono sullo schermo bisogna spiegare, con semplicità e parole opportune, cosa è il terremoto e cosa si può fare quando accade.

Spiegare come reagire e come proteggersi. Sono molto importanti anche le esercitazioni nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri sociali e centri anziani per diffondere consapevolezza e preparazione al sostegno reciproco in situazioni di bisogno e di sofferenza.

Ad esempio, ogni famiglia dovrebbe sapere bene come agire nell’eventualità che la terra inizi a tremare. Quindi gli enti di prossimità, come i municipi, dovrebbero mettere a disposizione un piano di intervento che sia assimilato dai cittadini.

Il primo passo da fare è capire come intervenire nel momento in cui si verifica una scossa. Il piano dovrebbe individuare i posti migliori per proteggersi all’interno della struttura, come tavoli e scrivanie resistenti o telai di porte robusti. Se non fosse possibile, conviene sdraiarsi a terra accanto a un muro interno proteggendo testa e collo. Stare lontano da mobili di grandi dimensioni, specchi, muri esterni, finestre, mobili della cucina e qualsiasi altro oggetto pesante che non sia stato imbullonato o altrimenti fissato.
Insegnare a tutti come chiedere aiuto qualora ci si trovasse in trappola. I soccorritori che controllano le strutture collassate cercano di prestare attenzione a ogni suono, quindi prova a dare tre colpi consecutivi su una superficie o usa un fischietto di emergenza (se se ne ha uno a disposizione).
Spronare a esercitarsi su queste “nozioni base” finché non verrà naturale, perchè durante un vero terremoto si hanno a disposizione pochissimi secondi per agire.

Riusciranno i nostri municipi a far sentire la loro rassicurante presenza nelle periferie?

Di seguito un video cartoni animati utile anche alle maestre della scuola primaria per spiegare il terremoto ai bambini

About Domenico Ciardulli 262 Articles
Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

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