Differentemente da quanto qualche architetto ha detto a proposito della fattibilità della funivia “Casalotti-Battistini”, progetto oggi sposato dalla sindaca Virginia Raggi, ricordiamo che l’attuale assessore all’urbanistica Paolo Berdini, intervenuto il 15 marzo 2011 in un’affollata assemblea pubblica a Casalotti, aveva lanciato l’idea di una linea tramviaria di circa 6 chilometri per unire “i quartieri dolenti” (Casalotti, Torrevecchia, Boccea..) alla metro di Battistini.
“La Germania non investe più in autostrade e nuovi quartieri- ha dichiarato Berdini- lì è finita la cuccagna sulle aree verdi. In Germania nel 2050 non si consumerà più un metro quadro di suolo.
Ha poi aggiunto : “In Italia guardiamo al futuro facendo le rotonde o facendo la filovia più intelligente del mondo? … Da Casalotti con un tram si arriverebbe in poco tempo al capolinea attuale della Metro A. Bambini e anziani potrebbero spostarsi senza più faticare, senza fare un’ora e mezzo di traffico, attraverso la costruzione di infrastrutture modeste che possano portare la felicità nostra e dei nostri figli” (Ascolta l’intervento integrale su youtube) .
Ripeschiamo da “Il Messaggero” di quell’anno la lettera di Ida Dragonetti, una cittadina attiva di Casalotti:
“L’area di Roma Nord-Ovest, Boccea-Selva Candida – Selva Nera – Riserva Grande – Casalotti, si appresta ad ospitare un numero impressionante di abitanti per i numerosi progetti di ediliza urbana approvati. Ora gli abitanti sono 60.000 e le previsioni dicono che entro tre anni saranno 150.000.
Sebbene sembra sia prossima la realizzazione dell’allargamento di via Boccea (unica strada di collegamento verso il centro per tutta l’area), l’intervento rischia di diventare inefficace visto il numero di macchine che vi transiterà.
Eppure la soluzione è possibile – come ha spiegato il prof. Paolo Berdini in un’affollata assemblea pubblica promossa dall’associazione Casalottilibera – bisogna pensare al tram per collegare la fermata della metro Battistini con questa area. Si tratta di circa 6 chilometri di percorso.
Perchè allora non prevedere di affidare un’opera davvero risolutiva per l’area della Città Nord-Ovest alle stesse imprese qui impegnate nella realizzazione di progetti abitativi imponenti? Perchè non indirizzare gli oneri concessori, insieme al contributo pubblico, verso la realizzazione di una linea tramvaria che da sola può davvero in modo risolutivo decongestionare la zona?
Tra l’altro l’impegno economico è contenuto. Non si parla davvero delle cifre necessarie per la realizzazione ad esempio delle due fermate metro che dovrebbero collegare Battistini con Torrevecchia. Intervento più volte rimandato e che comunque non darebbe respiro alle migliaia di abitanti che qui risiedono.
L’amministrazione della Città deve offrire soluzioni per rendere vivibili intere aree del territorio, salvaguardando l’ambiente, la salute degli stessi cittadini, e pensando ovviamente all’impegno economico meno gravoso per le casse del Comune.
Insomma si investa sul Tram Battistini-Selva Nera!”
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