“Il mio viaggio con Anna”, edito da sensibili alle foglie, è la storia vera di donne “internate” salvate dalle “torture” e portate “fuori” dal Manicomio
Il libro autobiografico della psicologa Mariella Patanè racconta l’esperienza sul campo dopo l’entrata in vigore della legge Basaglia.
Un vero e proprio diario personale che racconta il lungo grande e faticoso lavoro degli operatori della cooperativa “Aelle il Punto” di Roma per recuperare alla vita fuori dall’ospedale donne e uomini segregati da decine di anni nei padiglioni di Santa Maria della Pietà.

Con una scrittura semplice e appassionata l’autrice riesce a trasferire in maniera vivida l’ambientazione, gli stati d’animo, le immagini e i momenti di vita quotidiana descrivendo con parole profonde ed efficaci tutti i risvolti, sia quelli drammatici, sia i più felici.
I personaggi veri del racconto sono stati descritti nella loro splendida umana fragilità quando mettono piede per la prima volta nel parco di Santa Maria della Pietà, quando cominciano a passeggiare per i quartieri di montemario, e quando sperimentano i primi contatti con la natura lontano dall’ospedale.
D’altro canto, come in uno specchio, l’autrice si apre con ammirevole spontaneità a condividere le sue paure, il cattivo rapporto con il padre durante l’infanzia, le vicende sentimentali andate male, la ricerca di un rapporto solido e la maternità .
Un libro di grande intensità che si fa leggere tutto di un fiato perché rappresenta una testimonianza unica e di valore storico sulla terribile istituzione totalizzante chiamata: “Manicomio provinciale di Roma”
Una istituzione che ha avuto inizia nel 1548, quando la Confraternita di Santa Maria della Pietà fondò un ospedale per i “poveri, forestieri e pazzi” di Roma. In quell’epoca, la malattia mentale era spesso incompresa e chi ne soffriva veniva emarginato.
P.S. Il libro di può richiedere su Amazon o direttamente alla Casa Editrice “sensibili alle foglie”

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