La scomparsa di Corrado Stillo, cittadino attivo di Montemario

Ieri notte se ne è andato prematuramente lasciando una grande tristezza in tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Negli anni 90 questo grande uomo, come esponente del Tribunale dei Diritti del Malato, visitava gli anziani delle case di riposo del Comune di Roma a Talenti, a Pineta Sacchetti e alla Giustiniana e raccoglieva i bisogni e sfoghi degli ospiti facendosi portavoce presso il Comune delle loro rivendicazioni.

A volte gli anziani si lamentavano dei riscaldamenti che non funzionavano o della qualità del cibo somministrato nella mensa o del servizio medico infermieristico e Corrado riusciva a interloquire con le alte sfere del Dipartimento comunale contribuendo a risolvere le varie problematiche.

Un’attività che poi Corrado ha intensificato negli ospedali e nel carcere di Rebibbia quando, a fine anni 90, è diventato Segretario regionale di Cittadinanza Attiva Tribunale Diritti del malato.

Tra le battaglie infinite, fatte come volontario, in difesa dei cittadini più deboli, si inserisce anche la sua esperienza a Macerata dove, a seguito di un concorso, nel 2005, è stato nominato difensore civico cittadino.

Rientrato a Roma ha animato l’associazione “Dossetti” di Montemario divenendo Responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti.

Ha seguito tantissimi casi di persone vittime della malasanità e della malaburocrazia.

Negli ultimi 7 anni di attività lavorativa ha insegnato presso l’istituto Fermi di Montemario dove si è impegnato, sia nel Consiglio d’Istituto, sia nella tutela sindacale dei lavoratori della scuola come RSU.

Un docente stimato e apprezzato dai suoi studenti e dai colleghi e colleghe.

Sapeva essere amico fraterno di tutte le persone malate e indigenti che si rivolgevano a lui o che incontrava nel suo percorso e ad essi non negava mai il suo aiuto e disponibilità.

Aveva accumulato tante competenze e conoscenze nel campo dell’etica e dei diritti del malato e ha partecipato come relatore a numerosi convegni istituzionali, in special modo sul tema delle Malattie rare.

E’ stato un fratello con cui abbiamo condiviso con entusiasmo e passione esperienze di lotta e impegno civico.

A sua moglie e alle sue figlie mando un grande abbraccio

Ciao Corrado a te mando questa bella poesia di Ugo Foscolo:

Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, me vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de’ tuoi gentil anni caduto. La Madre or sol suo dì tardo traendo parla di me col tuo cenere muto, ma io deluse a voi le palme tendo e sol da lunge i miei tetti saluto. Sento gli avversi numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch’io nel tuo porto quiete. Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, almen le ossa rendete allora al petto della madre mesta. 

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