Ottavia-Palmarola, Storia di una scuola materna mai finita

Tanti soldi buttati al vento dal Comune di Roma, tanti anni, quasi mezzo secolo, passati come fosse l’autostrada Salerno Reggio Calabria e l’incapacità di tutti i sindaci eletti di segnare una svolta.

Era il 27 marzo 1979 quando il Consiglio comunale di Roma approvava il progetto di costruzione della scuola materna con 3 sezioni su via Casal del Marmo, dietro l’attuale scuola media Pablo Neruda.

Nel 1984 i lavori venivano affidati all’Impresa Costruzioni Luigi Guida S.p.A (incorporata nel 1989 nell’impresa S.I.L.C.E s.r.l.) per Lire 561.770.940.

I lavori venivano consegnati il 6 aprile 1989 e sospesi in data 29 maggio 1991.

La Giunta comunale con delibera del 17 giugno 1992 approvava il progetto di completamento per un ammontare complessivo di Lire 1.451.524.860.

Ripresi per 15 giorni, i lavori venivano interrotti dall’impresa S.I.L.C.E. che chiedeva lo scioglimento del contratto e nel 1994 citava in giudizio il Comune di Roma per inadempimento.

La Giunta comunale deliberava a dicembre del 1995 la somma complessiva di L. 161.899.346 a favore dell’impresa S.I.L.C.E a titolo risarcitorio.

il 12 maggio 2000 si chiudeva a favore del Comune di Roma la controversia giudiziaria con l’impresa costruttrice.

In sede di assestamento di bilancio 2003 la Giunta Comunale impegnava un’ulteriore spesa complessiva di Euro 1.159.339,98 comprendente lavori, oneri sicurezza, allacci, opere artistiche, collaudi, definizione esproprio area, oneri progettazione, somme a disposizione per atti di gara.

Nel 2005 l’Assessora comunale alle Politiche scolastiche annunciava sui giornali l’apertura imminente della Scuola materna.

Nel 2009 il Presidente della Commissione Scuola del Municipio XIX (ora XIV) in questa intervista dava notizia che il Dipartimento XII aveva intenzione di impegnare altri 870 mila euro per un nuovo bando sul bilancio 2010.

Nel 2019 un gruppo di cittadini presentavano, nell’ambito del bilancio partecipato del Comune di Roma, un progetto , con tanto di preventivo di spesa, per il recupero edilizio della struttura e la realizzazione di un Polo culturale con Biblioteca multimediale.

Ma il Progetto Biblioteca, ammesso alla gara e tra i più votati online dai cittadini del Municipio XIV, veniva scartato dal Comune di Roma con motivazioni ridicole.

Riuscirà la prossima amministrazione comunale che sarà eletta nel giugno 2021 a recuperare tutti gli spazi pubblici dismessi e metterli a disposizione dei cittadini?

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