Ipogeo degli Ottavi, “Lettera a un Semaforo mai nato…”

Caro Semaforo pedonale,
era il novembre 2011 quando l’allora Presidente del Municipio, Alfredo Milioni, disse che il Comune di Roma aveva accordato un finanziamento di 60mila euro per la tua installazione su via Ipogeo degli Ottavi, nelle vicinanze del supermercato Conad, proprio lì dove è stata investita una bambina di 13 anni il 26 aprile 2015.
Ti avevano richiesto al Comune attraverso una petizione firmata da centinaia di cittadini di Ottavia nell’anno 2011.
Secondo quanto dichiarato dall’ex Presidente, i 60mila euro a te destinati sarebbero stati trasferiti al municipio XIX (oggi XIV) che avrebbe dovuto provvedere presto ad installarlo.
Non si può non essere contenti quando il Dipartimento comunale alla Mobilità risponde positivamente e concede finanziamenti alle richieste dei cittadini-pedoni che, avendo a cuore la propria incolumità, volevano farti nascere.
Ma non si può che essere indignati se a distanza di 6 anni da quella notizia non ci sei ancora, forse sei stato abortito e non si sa che fine abbiano fatto quei 60mila euro che dovevano essere il sigillo del tuo inizio vita.
educazione_stradale_bambiniDa tempo è aumentato il rischio incidenti stradali nei quartieri di Ottavia e Palmarola per motivi che ormai si conoscono bene: la centralità commerciale con 10 sale cinema, i nuovi svincoli del GRA, le strade imbuto, la segnaletica insufficiente, la scarsa efficienza del trasporto pubblico e della Linea FL3 delle ferrovie che, anzichè essere una vera metropolitana di superficie di una grande capitale europea, non si discosta molto dalle linee del vecchio sistema ferroviario borbonico nel regno delle due Sicilie (con tratti extraurbani ad un solo binario e con carrozze inadeguate per capienza).
Con l’aggiunta della realizzazione della bretella stradale Casorezzo-Sperani (bretella finanziata mai nata, proprio come te caro semaforo) la pericolosità per i pedoni diventerà altissima.
Quindi? A nostro avviso, occorrono, parapedonali, dissuasori e dossi artificiali ove possibili, rotatoria a via Panizzi (anch’essa finanziata e mai nata proprio come te, caro semaforo), allargamento via Casal del Marmo, segnali stradali con l’indicazione del limite di velocità, divieti di sosta con rimozione, soprattutto dove c’è carenza di marciapiedi (a via Stazione di Ottavia, a via Lucchina all’altezza della clinica Salus, a via Tarsia, a via Maestre Pie Filippine dove c’è una scuola ecc).
Infine molto importante, semafori a chiamata nei punti ad alta densità di attraversamento pedonale, come appunto a via Ipogeo degli Ottavi altezza Conad dove i rischi per i pedoni sono consistenti.

Forse passeranno altri 6 anni o semplicemente un’altra vita e non ti vedremo caro semaforo, così come non vedremo la rotatoria di via Panizzi, la bretella Casorezzo Sperani e nemmeno la funivia nei pressi di via Vaccari nella proprietà Massara. Farai la fine del Forte Trionfale.. tanto rumore per nulla sigh!
Ma non bisogna mai perdere la speranza….

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Blogger autodidatta, Educatore Professionale con Laurea Magistrale in Management del Servizio Sociale a Indirizzo Formativo Europeo; Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Profilo corrente: Ata nella Scuola Pubblica. Inserito nelle Graduatorie d'Istituto 3a fascia per l'insegnamento di "Filosofia e Scienze Umane"

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