Gli occhi dei politici di maggioranza del Municipio XIV sono puntati da qualche mese sulla Scuola materna comunale “Besso” di via Casal del Marmo 118.
Il motivo di tale attenzione è che dietro l’istituto c’è un edificio prefabbricato adibito per anni a Centro sociale anziani ed attualmente in disuso.
Da circa un anno i pochi anziani che giocavano a carte non ci sono più andati per motivi vari (discussioni? mancata manutenzione dei servizi igienici?) e il Presidente del Centro lo teneva chiuso ormai in maniera permanente.
Nel mese di dicembre per tali locali sono stati stanziati dal Comune centomila euro per la manutenzione straordinaria con l’obiettivo di destinarli a “Centro Anti Violenza”.
Nel mese di luglio scorso alcuni cittadini, durante un incontro al Municipio di via Battistini, avevano portato a conoscenza di questi locali in disuso l’Assessora al Bilancio e il Presidente della Commissione Ambiente chiedendone l’utilizzo come spazio sociale per tutti i cittadini, associati e non, come luogo di riunione, incontri e iniziative sociali e culturali.
Tale proposta di recupero di quei locali era stata sottoscritta da numerosi cittadini con la presentazione formale online sul sito del Campidoglio alla voce “bilancio partecipativo” (Assieme a questa proposta era stata presentata anche quella della “Biblioteca e Centro artistico multimediale” dietro la scuola Neruda, proposta bocciata per presunti motivi catastali poco credibili ).
Ci sembrava pertanto ragionevole e costruttivo per il quartiere assegnare i locali dell’ex Centro anziani ai cittadini attivi del territorio per offrire spazi di socialità e incontro senza doverli chiedere a pagamento presso privati e parrocchie.
Un po’ come accadeva per i locali della stazione di Ottavia dove pochi anni fa si svolgevano mostre artistiche, caffè filosofici, pieces teatrali.
Insomma nel cuore di Ottavia e dietro una scuola dell’infanzia sarebbe interessante far brillare uno spazio abbandonato restituendolo ai cittadini per una migliore qualità della vita della nostra periferia.
L’orientamento della maggioranza del Municipio XIV sembra invece indirizzato verso un progetto di “Centro Anti Violenza”. Ed Ecco il testo del Verbale della Commissione Pari Opportunità
Premesso che siamo ovviamente contenti quando si tratta di impiegare risorse per il recupero di edifici abbandonati rispetto alla deprecabile concessione di nuovi permessi a costruire in una periferia martoriata dal cementificazione dilagante e da arterie stradali al collasso.
Ma ai cittadini interessa sapere, anzitutto, se questa decisione di destinare i locali a “Centro Anti Violenza” sia maturata in luoghi istituzionali come i tavoli del Piano Sociale di Zona oppure in altre sedi.
Se siano frutto di idee personali di singoli consiglieri municipali oppure di consultazioni civiche.
Nel caso siano state frutto di consultazioni, se siano state ascoltate solo le cooperative sociali di zona e le associazioni oppure anche la Casa internazionale delle Donne, i comitati di quartiere e i cittadini attivi?
Di quale “violenza” si tratterà? Violenza in generale? Violenza del pizzo nel commercio? Violenza contro le donne?
Riguardo la violenza di genere, il Municipio XIV si adeguerà alla Convenzione di Istanbul e alle direttive del Dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri?
Oppure è orientato a fare un unico calderone?
L’idoneità dei locali a tale destinazione sono frutto di un’opinione personale di qualche consigliere oppure è sancita da un parere tecnico?
Ed infine quali Centri Anti Violenza esistono già nel municipio XIV?
Il verbale della commissione che abbiamo letto e le dichiarazioni alla stampa locale della Presidente di Commissione sembrano abbastanza risicate.
Sulla questione descritta ci si augura atti adeguati di trasparenza e informazione ai cittadini.
In fondo si tratta di normali doveri costituzionali di coloro che amministrano la Cosa Pubblica.
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