Un collaboratore scolastico ha lavorato dall’anno scolastico 2003/2004 quale presso vari istituti scolastici a Roma in virtù di una pluralità di contratti a termine. Dal 1 settembre 2011 la parte ricorrente è stata assunta con contratto a tempo indeterminato ed attualmente presta servizio presso un istituto Comprensivo Statale di Roma.
Con decreto del 3 agosto 2015 il dirigente scolastico dell’Istituto ove la parte ricorrente presta servizio, ne ha ricostruito la carriera riconoscendo l’anzianità complessiva per il lavoro svolto con contratti a termine dall’anno scolastico 2003/2004 di anni 6, mesi 5 e giorni 28 ai fini giuridici, ma non anche ai fini economici, riconoscendo così al momento dell’assunzione del 1 settembre 2011 una posizione stipendiale di anni 0 e a decorrere dal 3 marzo 2015 di anni 9.
“…..P.Q.M.
disattesa ogni diversa istanza, eccezione o deduzione,
dichiara il diritto del collaboratore scolastico ad essere inquadrato nella fascia stipendiale
corrispondente alla data del 1 settembre 2011 ad una anzianità di servizio di anni 8 e mesi 8 e,
per l’effetto, condanna l’Istituto Comprensivo di Roma al pagamento in suo
favore della somma di € 13.775,93, oltre interessi legali da ogni singola scadenza al saldo;
compensa tra le parti le spese del giudizio.” Il Giudice del Lavoro
Riportiamo di seguito il Comunicato Stampa diffuso dallo Studio legale Naso:
DEVE ESSERE RICONOSCIUTA L’INTEGRALE RICOSTRUZIONE DI CARRIERA AL PERSONALE SCOLASTICO DI RUOLO
Il Tribunale di Roma, con la sentenza Sentenza n. 2154/2017 ancora una volta accerta il diritto del personale scolastico non di ruolo a ricevere la medesima retribuzione del personale di ruolo, nonché il diritto dei neo-assunti in ruolo al riconoscimento integrale degli anni di precariato ai fini della ricostruzione di carriera. Il Giudice del Lavoro di Roma, infatti, aderendo all’orientamento della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da un Collaboratore Scolastico, condannando il MIUR ad effettuare la ricostruzione di carriera del ricorrente in ossequio alla normativa comunitaria e, conseguentemente, ad inquadrare quest’ultimo nella maggiore fascia stipendiale e versargli una somma pari ad Euro 13.775,93 a titolo di arretrati e differenze retributive.
Dunque, ennesimo successo incassato dalla UIL SCUOLA, seguita dall’Avv. Domenico Naso, che sta finalmente dando voce ai diritti del personale scolastico.
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