26/04/2007  Emergency via dall'Afghanistan leggi

24/4/2007RAHMATULLAH POTREBBE ESSERE GIA' MORTO (LEGGI)

                                                                       ...E PRODI SE NE LAVA LE MANI(REPUBBLICA)

EMERGENCY DI NUOVO IN PIAZZA:

UNA CHIAVE PER LIBERARE HANEFI(LEGGI)

 

17 aprile 2007

MAGDI ALLAM E VAURO : ACCUSE ROVENTI (LEGGI)

 

13 APRILE 2007

"IN AFGHANISTAN NON C'E' UNA CULTURA DEL RISPETTO DEL DIRITTO DI DIFESA"

INTERVISTA AL DIRETTORE DELL'ONG PER L'ASSISTENZA LEGALE IN AFGANISTAN (LEGGI)

 

12 APRILE IL PERSONALE ITALIANO DI EMERGENCY LASCIA L'AFGHANISTAN (LEGGI)

L'ESECUZIONE DELL'AUTISTA DI MASTROGIACOMO (VIDEO)

"La detenzione di Rahmatullah Hanefi? E' un'infamia di cui sono

responsabili due signori e tutto quello che loro rappresentano,

Hamid Karzai e Romano Prodi" (G.Strada, RadioRai, 9 aprile 2007)

NON LASCIAMO SOLO GINO STRADA

(APPELLO)(Dichiarazioni)

La politica italiana, e non solo italiana, non perdona Gino Strada per essere riuscito, senza armi, a riportare a casa, sane e salve, le vite di Torsello e Mastrogiacomo.

AFGHANISTAN:  PASQUA DI SANGUE A LASHKAR-GAH (LEGGI)

10 aprile 2007 E' SCONTRO TRA EMERGENCY E PRODI (LEGGI)

   4 aprile "SE NON LIBERANO HANEFI EMERGENCY VA VIA DALL'AFGHANISTAN (LEGGI)

                                GINO STRADA SU REPUBBLICA TV GUARDA IL (VIDEO)

  AFGHANISTAN: APPELLO FNSI E GIORNALISTI AFGHANI PER AJMAL
  Roma, 3 apr. (Adnkronos) - L'appello congiunto della Fnsi e delle Organizzazioni dei giornalisti afghani per il rilascio di Ajmal Nashkabandi e' pubblicato sul sito online di "Quarto potere", insieme alla proposta alla Fnsi di organizzare un sit-in davanti a Palazzo Chigi. E' stato firmato, finora, da 242 giornalisti l'appello per la liberazione di Ajmal Nashkabandi e di Rahmatullah Hanefi, accompagnato dalle foto di entrambi e intitolato: "Afghanistan, no al silenzio". (Rex/Col/Adnkronos)

02/04/2007 AFGHANISTAN: CROCE ROSSA VISITA IL MEDIATORE DI EMERGENCY

(
AGENZIA GRT) - Il mediatore di Emergency, che ha collaborato alla liberazione di Daniele Mastrogiacomo è stato visitato da un'equipe della Croce Rossa, che ha potuto verificare le sue condizioni di salute. Per il nostro Ministero degli Esteri, si tratta di un primo positivo riscontro agli interventi effettuati dall'Ambasciata italiana a Kabul su istruzione del nostro governo. Il mediatore è nelle mani dei servizi segreti afghani, che lo stanno interrogando. 

VENEZIA: MANIFESTAZIONE DI BARCHE PER HANEFI (LEGGI)

31 MARZO 2007 IL SERVIZIO DA PIAZZA NAVONA  (LEGGI_E_VEDI_LE_FOTO)

Rahamtullah Hanefi è ancora vivo oppure è stato ucciso dalle torture subìte?

Perchè a nessuna autorità diplomatica o sovranazionale viene concesso di visitare Hanefi?

Corriere della sera 29 mar 20:13  Mastrogiacomo: Mauro, "preoccupati per Adjmal e Rahmatullah"

ROMA - Lasciando l'ufficio del pm Franco Ionta, dove e' stato sentito nell'ambito dell'inchiesta sul sequestro di Daniele Mastrogiacomo, Ezio Mauro, direttore del quotidiano Repubblica, ha ribadito "la preoccupazione per la sorte dell'interprete Adjmal Nashkbandi che risulta ancora in mano talebana e per quella del mediatore di Emergency, Rahmatullah Hanefi, che vorremmo tornasse libero al piu' presto". E ha proseguito: "stiamo facendo tutto cio' che e' possibile fare, anche oggi ho parlato con l'ambasciatore afghano e lo ha fatto ieri anche Daniele, affinche' accerti il destino dei due". (Agr)

29 marzo 2007 VISITA IN CARCERE PER RAHMATULLAH HANEFI (LEGGI)

29 MARZO 2007  EMERGENCY IN PIAZZA A ROMA E MILANO  (LEGGI)

28 MARZO 2007   ANNUNCIO DELLA FARNESINA SU HANEFI RAHMATULLAH (LEGGI)

28 marzo 2007 VESPA CHIEDE SPIEGAZIONI, L'AMBASCIATORE AFGHANO TACE (LEGGI)

27 marzo POLIZIOTTO AFGHANO FERITO, AMMETTE TORTURE A RAHMATULLAH  (LEGGI)

LA TORTURA E IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE (LEGGI)

26 MARZO  FIACCOLATA IN CAMPIDOGLIO (LEGGI)

HANEFI TORTURATO DAI SERVIZI SEGRETI (LEGGI)

PRESIDI DI EMERGENCY IN ITALIA (LEGGI)  PRESSIONI SU PRODI (LEGGI)

25/3/2007    GINO STRADA ALL'ATTACCO (LEGGI)

24/03/07  DA VELTRONI APPELLO PER HANEFI  (LEGGI)

24/3/2007  IL CORRIERE INTERVISTA GINO STRADA  (LEGGI)

24/3/2007  GINO STRADA SCRIVE A "LA REPUBBLICA"  (LEGGI)

23/3/2007 AGGIORNAMENTO SU HANEFI E ADJMAL (LEGGI)

23/03/2007 Emergency risponde a Cossiga   (carta.org)

Emergency ha replicato al senatore a vita Francesco Cossiga che oggi, in un'intervista al Corriere della sera, ha parlato di una presunta "amicizia" tra l'organizzazione di Gino Strada e al Qaeda. "Consapevole calunnia o parte di un'onirica visione del mondo, questa 'amicizia' tra Emergency e al Qaeda di cui il senatore dice e' gravemente dannosa per Emergency e potenzialmente pericolosa per molte altre persone", si legge in un comunicato diffusa dalla associazione. Emergency ha anche scritto direttamente sia a Cossiga sia al direttore del Corriere. "La comprensione per l'indole e l'eta', e il rispetto per le cariche che lei ha ricoperto non rendono tuttavia sopportabile che lei trasformi suoi giudizi e pregiudizi in fatti accertati", si legge nella missiva al senatore. Aver parlato di amicizia tra Emergency e la rete di Osama bin Laden e' "un'offesa gravissima" e una "calunnia" che suscita "disgustata indignazione", e l'associazione si riserva di "chiedere conto di questa infamia in sede appropriate". A Paolo Mieli, invece, Emergency precisa che nella ultima legge finanziaria non v'e' traccia di fondi all'associazione che dunque la notizia pubblicata al riguardo dal giornale e' "assolutamente falsa".

Afghanistan - 23.3.2007 18:55:00
Mastrogiacomo chiede la liberazione dell'interprete, ma dimentica Hanefi
Il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, rapito e poi liberato dai Talebani in Afghanistan, chiede che il governo afghano faccia avere "al più presto notizie rassicuranti sulla sorte dell'interprete Adjmal", sequestrato con lui e del quale si sono perse le tracce. Mastrogiacomo ha però dimenticato di fare appello anche per la sorte di Rahamtullah Hanefi, dipendente di Emergency nell'ospedale di Lashkar-Gah, senza l'impegno del quale il giornalista non sarebbe tornato a casa sano e salvo. Hanefi è nelle mani, da martedì scorso, dai servizi segreti afgani senza che si abbiano più notizie di lui.

 

Comunicato stampa di Emergency

La vicenda Mastrogiacomo non si è risolta con la liberazione del giornalista
Milano, 22 marzo 2007 
 
Contrasti nella politica interna italiana e contrasti tra governo italiano e governi di altri paesi sono emersi, a quanto si apprende da organi d’informazione, in relazione ad alcuni aspetti della vicenda creata dal sequestro di Daniele Mastrogiacomo.
 
Per avere svolto qualche ruolo in alcune fasi della vicenda, Emergency è citata in queste discussioni e in alcuni casi pare costituire uno dei motivi di attrito.
Emergency è entrata in questa vicenda su richiesta del governo italiano, ha agito da tramite fra governo italiano e sequestratori, agendo in stretto contatto e totale trasparenza con il governo stesso.
Ha agito in coerenza con la sua identità e con i suoi principi, certamente noti a tutti gli interlocutori.
Rientra in questi criteri e principi la convinzione che nulla sia comparabile al valore di un’esistenza umana e che, quando concretamente sia in pericolo un’esistenza umana, per salvarla si debba compiere ogni atto che non ne distrugga direttamente altre.
 
Singole azioni coerenti con questi nostri principi sono risultate coincidenti con le aspettative e le richieste di altri soggetti, che non necessariamente condividono integralmente le nostre convinzioni.
Abbiamo ritenuto doveroso compierle, nei limiti delle nostre possibilità, ma non sottraendoci a nessuna di esse, chiedendo e ottenendo da persone del nostro staff in Afganistan una generosa e impegnativa collaborazione.
 
Si è subita, nel corso della vicenda, una sconfitta per tutti, nella morte di Said Agha, l’autista di Mastrogiacomo, sequestrato con lui e ucciso dai sequestratori: un peso gravissimo per tutti, indipendentemente da responsabilità morali o penali. Conseguito, per l’impegno di più parti, l’esito più vistoso dell’azione con la liberazione di Mastrogiacomo, la vicenda non è conclusa. Di Adjmal Nashkbandi, sequestrato con il giornalista italiano, con cui collaborava come interprete, e liberato con lui, non si hanno notizie. Rahamtullah Hanefi, dipendente di Emergency nell’ospedale di Lashkar-Gah, che si è impegnato per rendere effettive le azioni richieste dal governo italiano, è stato arrestato dalla polizia del governo afgano all’alba di martedì 20 marzo. Il perdurare incomprensibile della sua detenzione è motivo di estrema preoccupazione per la sua sorte.
 
Entrambe queste situazioni si collocano all’interno delle azioni compiute dal governo italiano per ottenere la liberazione di Mastrogiacomo e deve ritenersi scontato, non semplicemente auspicabile, che il governo italiano consideri questi problemi urgenze sue, sulle quali immediatamente intervenire.
Per parte sua, Emergency ribadisce di avere semplicemente svolto azioni delle quali era richiesta, ritenendole compatibili e doverose in relazione alla propria natura, senza assumere alcuna iniziativa autonoma, restando assolutamente estranea a qualsiasi azione di politica interna o internazionale.
 
EMERGENCY 

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