In Italia ci sono linee di serie A percorse da “Italo” e frecce varie, con diverse decine di corse giornaliere ad alta velocità che collegano Roma e Milano. In Italia ci sono però anche linee di serie “C2” in regioni del sud che conoscono tagli per il 19,8 della flotta dei treni.
In Basilicata l’eta media dei treni è di 24 anni, in Puglia l’età media dei treni è di 23 anni, in Abruzzo di 20 anni, in Sicilia di 20 anni, in Sardegna 19,5 anni ecc .
In Italia ci sono oltre 9161 km di linee ferroviarie a binario unico. Nel Lazio, a binario unico ci sono 348 km di linee che rappresentano il 28,7% del totale nazionale.
La linea FR3 Roma-Cesano-Viterbo ha un’estensione complessiva di 91 chilometri, di cui solamente 31 a doppio binario da Roma Tuscolana a Cesano mentre tra Cesano e il Capolinea di Viterbo Porta Fiorentina è a binario unico con tutti i disagi conseguenti.
Nelle Stazioni intermedie di Anguillara, Crocicchie, Bracciano, Manziana, Oriolo, Capranica, Vetralla ecc. esiste il secondo binario per lo scambio, utilizzato come sosta dei treni in attesa.
La ferrovia Roma-Viterbo, di proprietà statale è l’unico servizio pubblico disponibile per tutti coloro che vivendo a Viterbo o nell’hinterland, devono recarsi a Roma giornalmente e non possono utilizzare l’auto.
Le stazioni di Bracciano, Cesano e La Storta dispongono di altri convogli che raggiungono Roma e alcuni terminano la loro corsa a Cesano
Ferrovie dello Stato ha fatto presente che i treni in circolazione sulla relazione Viterbo-Cesano-Roma si attestano mediamente intorno a un’ora e 50 minuti circa, con punte minime di un’ora e 34 minuti e massime di 2 ore e 13 minuti in relazione al numero delle fermate.
La stessa società ha evidenziato che “la regolarità del servizio sulla direttrice Roma-Viterbo e viceversa, in situazioni di traffico perturbato (quali le avverse condizioni meteorologiche come quelle verificatisi nei mesi di ottobre e novembre 2012, ovvero le interruzioni causate da furti di rame lungo la linea elettrica, eccetera), risente particolarmente delle caratteristiche infrastrutturali della tratta Cesano-Viterbo (60 chilometri a binario unico, pendenze elevate, attraversamento di numerosi passaggi a livello e di zone boschive, con conseguente presenza di fogliame sulla massicciata, eccetera)” *
Paradossale che i pendolari debbano impiegare circa quattro ore al giorno per recarsi nel luogo di lavoro. Ciò dimostra come talune aree del territorio italiano vengano sovente dimenticate e abbandonate a sé stesse e ciò, non dovrebbe accadere, per il rispetto degli abitanti, dei lavoratori e dei turisti.
Il 20 maggio u.s., il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Lazio hanno sottoscritto un’intesa che consente di sbloccare opere strategiche quali infrastrutture viarie e ferroviarie, risanamento idrico-ambientale e difesa del suolo, edilizia sanitaria e altri interventi nevralgici, pari a 1,407 miliardi di euro, per migliorare la competitività e la sostenibilità della Regione Lazio.
L’articolo 1, comma 301, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, nel sostituire l’articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012 e relativa legge di conversione, ha previsto, a decorrere dal 2013, l’istituzione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle Regioni a statuto ordinario, che ha la precipua finalità di realizzare la razionalizzazione e l’efficientamento del settore del trasporto pubblico locale.
Inoltre, sembrerebbe che nel bilancio regionale 2016-2018 sia stato previsto un aumento della quota regionale per il trasporto pubblico che passa da 292,40 milioni di euro a 334,89 milioni di euro, ma non vi è alcuna previsione in riferimento all’annosa questione dei pendolari viterbesi se non quella dell’introduzione, nella linea Roma-Capranica-Viterbo, di convogli ferroviari moderni.
Concludiamo questa esposizione di dati e fatti, chiedendo ai responsabili di Trenitalia SpA e al Presidente della Regione Lazio di informare l’opinione pubblica sullo stato di salute della linea a binario unico “Cesano-Viterbo Porta Fiorentina”, della funzionalità dei sistemi di controllo nelle stazioni centrali, in quelle intermedie e ai passaggi al livello e sui motivi del mancato raddoppio della tratta ferroviaria.
*Il corsivo sopra è del Ministro dei Trasporti in risposta ad un’interrogazione parlamentare
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